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L’arte amica di Michele e Mariella 

Inno e Martinelli espongono le proprie opere allo Spazio Klien


di Marika Caumo


BORGO. Oniriche visioni. E' questo il titolo scelto da Mariella Martinelli e Michele Inno per la mostra che li vede protagonisti fino al 25 febbraio allo Spazio Klien di Borgo. Un incontro, il loro, avvenuto lo scorso novembre in occasione di una biennale a Sharm el Sheikh, dove tra l'altro Inno ha vinto il secondo premio. Da qua la volontà di collaborare e l'occasione è arrivata presto, con la possibilità di esporre nelle cinque sale del Klien.

In mostra 14 tele di Inno e oltre una ventina di Martinelli, che per l'occasione ha portato anche una decina di sculture in cirmolo. Quello che colpisce, appena varchi la porta, è il colore. Cromie vive, pulsanti che ricorrono nei lavori dei due artisti, molisano di Isernia Inno, valsuganotta residente a Calceranica la Martinelli, cofondatrice tra l'altro delle associazioni culturali Pegaso di Borgo e Orizzonte Europa di Castelnuovo. Colore si diceva, che trascina il visitatore in atmosfere, sapori e profumi diversi e lontani. Quelli affascinanti e caldi dello Sri Lanka, dove Mariella ha soggiornato per diversi mesi alcuni anni fa e a cui si è ispirata nel suo recentissimo lavoro. Il figurativo si mescola all'astratto, in un tripudio di forme e colori intensi contrastanti che rimandano ai profumi dei mercati, al via vai della gente, le case, il paesaggio. Ci sono anche otto disegni a matita per altrettanti ritratti di donne asiatiche, oltre ad alcuni quadri astratti realizzati anni fa dalla Martinelli. Astratte anche le sculture in legno che l'artista ha portato a Borgo, forme e figure caratterizzate da tagli decisi, create per i numerosi simposi a cui ha partecipato e che rispecchiano la continua voglia di esplorare e cercare nuovi linguaggi e forme espressive.

L'impressionismo caratterizza invece i quadri di Inno, coloratissime tele che riportano ai contesti urbani, metropolitani in cui lui stesso ha vissuto, dall'America al Belgio. Una pittura di getto, "moderna ed informale" come la definisce l'autore, con macchie di colore e larghe pennellate, senza disegno preparatorio, che rievocano affascinanti locali di jazz, gli affollati bar metropolitani, le caotiche realtà dello shopping, vetrine ed alti grattacieli a cui fa da contrasto una vecchia locomotiva, superata dai tempi moderni. Atmosfere e scene di vita quotidiana molto distanti da quelle di Borgo, che Inno rappresenta, con le sue vie e il suo maniero, in un piccolo ciclo pittorico. Una mostra che sta avendo un buon riscontro di pubblico, con le persone che vengono e poi ritornano portandosi amici e famigliari. "Siamo soddisfatti" spiegano. Ed, in attesa di una futura collaborazione in Molise, Inno proseguirà il suo soggiorno trentino visto che a marzo esporrà al Palazzo della Regione. A Borgo la mostra è visibile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero.













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