Fare la vacanza in baita piace anche ai trentini 

Turismo del post lockdown. La presidente Marica Sammartano: «Tanti clienti sono veneti e lombardi, ma anche chi vive qua ora sta riscoprendo il piacere di stare in mezzo alla natura»


Marika Caumo


Valsugana. «Appartamenti, ville, baite, chalet e tutto ciò che rientra nel concetto di casa vacanza. La tendenza è ormai delineata, almeno in questa fase di riapertura post lockdown: per questa estate, vincoli di spostamento permettendo, moltissimi italiani stanno strizzando l’occhio a soluzioni alternative a quelle del classico hotel per un soggiorno che possa privilegiare la componente sicurezza». Così scriveva nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore. Sarà così? Sarà l’anno della montagna e delle baite trentine? Abbiamo approfondito il tema con la presidente di Vacanze in Baita, Marica Sammartano che annuisce: «La montagna quest’anno andrà alla grande».

Dieci anni di storia

Nata nel 2010 in Valsugana, l’associazione riunisce i proprietari di baite e oggi comprende ben 83 strutture in tutto il Trentino per un totale di oltre 300 posti letto: la maggior parte si trovano in Valsugana e Tesino ma anche in Primiero Vanoi, Val dei Mocheni e Piné, Vigolana, Val di Sole e Non. Baite che vengono affittate a scopo turistico nelle varie stagioni: le strutture sono usufruibili mediamente per 4 mesi anche se più di 40 circa sono accessibili tutto l’anno. La media è di 5 posti letto per baita.

«Abbiamo baite per amanti dei cavalli, baite con saune, bagno turco e vasche idromassaggio. Altre sono tradizionali, altre ancora sono spartane, per chi si vuole isolare e raggiungerle a piedi», spiega la presidente dell’associazione, Marica Sammartano. Tutte per poter accedere sono sottoposte a un rigido disciplinare (approvato e riconosciuto dalla Provincia, che nel 2012 l’ha elevato a Club di Prodotto) e devono rispettare determinate caratteristiche. Anche per loro ci sono le stelle, anzi, in questo caso ci sono i funghetti, ad indicarne la qualità. L’associazione non è un agenzia, non ha scopo di lucro ma funge da tramite e da garanzia per la qualità delle strutture, che promuove con mirate attività di marketing.

Voglia di natura

La presidente conferma il grande interesse che le baite stanno avendo per l’estate alle porte. C’è voglia di riscoprire la montagna, fare vacanze diverse, nella natura, senza tanta confusione, all’insegna del relax, fisico e mentale. C’è voglia di dimenticare i mesi appena trascorsi in casa, di respirare. Di aria. Basta guardare i dati registrati dal portale dell’associazione, con gli accessi al sito www.vacanzeinbaita.com che da metà maggio sono progressivamente aumentati fino alle oltre 10mila “visite” di domenica 7 giugno. Interesse che arriva quasi totalmente da turisti italiani: dal 1° maggio al 9 giugno le visite dall’Italia sono state il 97,4% pari a 176.561 mentre il rimanente 2,6% è distribuito tra turisti di altre nazioni, in primis la Germania ma anche Belgio, Olanda, Svizzera, Inghilterra fino agli Stati Uniti. In termini numerici si va dalle 350 alle 500 visite a nazione. «Abbiamo molte richieste, tanta gente che chiama. Per molti è la prima volta, la prima esperienza e ci rendiamo conto che molti non hanno idea di cosa sia la vacanza in baita», prosegue Sammartano, portando alcune curiose richieste. «Le più varie: dalla mezza pensione alla colazione, oppure hanno chiesto baite con piscina o il Wi-Fi - sorride -. Noi mettiamo a disposizione le nostre strutture, che sono di qualità e hanno un certo costo, ma non offriamo servizi. Cerchiamo invece di fare rete con quello che c’è attorno, per fare scoprire il territorio e portare indotto, consigliando ai nostri clienti malghe e agritur per mangiare o acquistare i prodotti, passeggiate da fare, posti da visitare». Tanti clienti sono veneti e lombardi ma c’è una sorpresa: a scegliere le vacanze in baita quest’anno sono anche i trentini. «Già, i trentini stanno riscoprendo questo modo di fare vacanza. Parlo anche per esperienza personale: una famiglia trentina che doveva andare 10 giorni in Sardegna ma, per timori e restrizioni, ha scelto la montagna», aggiunge la presidente. E lancia un invito ai trentini: «Le nostre baite si trovano in diverse località della Provincia, perché non cogliere l’opportunità di girarle, scoprendo nuove bellissime zone magari ancora sconosciute?».













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