Caos e code eterne all’ufficio postale di Fiera di Primiero

Primiero. I tanti che in questi giorni vanno all’ufficio postale di Fiera di Primiero possono notare le lunghe code ai due unici sportelli aperti, con il forte disagio di lunghe attese. Diciamo...


Raffaele Bonaccorso


Primiero. I tanti che in questi giorni vanno all’ufficio postale di Fiera di Primiero possono notare le lunghe code ai due unici sportelli aperti, con il forte disagio di lunghe attese. Diciamo subito che quello che è certo è che non è colpa dei due attuali impiegati che ce la mettono tutta per cercare di ovviare a questo stato di fatto. Una situazione che ha creato non pochi problemi in un periodo di scadenze, ma soprattutto in un ufficio particolarmente frequentato da una utenza proveniente dai 4 paesi che nella stagione invernale sono frequentati da molti turisti.

Per capire come stanno le cose abbiamo chiesto ad un ex dipendente quale è la situazione. Ecco infatti che dopo il pensionamento nei giorni scorsi del direttore di Fiera di Primiero, l'ufficio principale del territorio, rischia oggi la chiusura in piena stagione invernale, nel caso si registrasse una assenza per malattia. Un solo impiegato sarebbe infatti impossibilitato a garantire la normale apertura dello sportello. A Fiera i dipendenti dell'ufficio centrale erano tre fino a poco tempo fa: un direttore e due impiegati. Oggi un dipendente di Fiera è andato a sostituire il titolare di Sagron Mis e Imer, con uffici aperti a giorni alterni; il direttore di Fiera è andato in pensione e l'altro dipendente è rimasto a Fiera con un neo assunto. Solo 3 anni fa a Fiera c'erano 4 sportellisti e un direttore; tutti i dipendenti andati in pensione non sono stati sostituiti.

Non è migliore la situazione nelle altre zone di Primiero, Vanoi e Mis. A San Martino di Castrozza da tempo ed anche in piena stagione turistica, opera un solo dipendente; negli anni scorsi si è registrata tra le banche, la chiusura dello sportello storico Unicredit, mentre resiste la locale Cassa rurale. Anche a Mezzano la situazione è critica per le Poste, perché prima degli ultimi pensionamenti, erano in servizio due persone; oggi opera solo una sportellista, nonostante la mole di lavoro e l’alto numero di abitanti. Nei prossimi mesi inoltre, dovrebbe andare in pensione anche l'impiegata di Canal San Bovo che a giorni alterni va nell'ufficio di Prade. Lo stesso avverrà per l'attuale titolare di Sagron Mis ed Imer che nei prossimi mesi dovrebbe maturare l'età pensionabile.

Da tutto questo, si capisce che la situazione merita certamente la massima attenzione da parte delle Poste centrali con provvedimenti urgenti, ma anche da parte della Provincia e degli amministratori locali, visti i notevoli servizi svolti a favore del territorio per giovani e anziani. R.B.













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