il progetto 

“Cammina Tesino” per un turismo “lento”

TESINO. Quello appena iniziato sarà l’anno del turismo lento. A dirlo è l’Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, che prevede un 2019 all’insegna della sostenibilità e delle esperienze...



TESINO. Quello appena iniziato sarà l’anno del turismo lento. A dirlo è l’Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, che prevede un 2019 all’insegna della sostenibilità e delle esperienze di viaggio innovative finalizzate alla promozione e al rilancio dei territori italiani meno conosciuti. «Un turismo – sottolinea la stessa Uncem – che chi ama la montagna conosce benissimo, a passo lento, corto e verso l’alto». Filosofia questa che si sposa perfettamente con quella degli amministratori della Valle del Tesino, da sempre molto attenti alla valorizzazione dell’outdoor e alla promozione del proprio patrimonio storico-culturale quale risorsa imprescindibile su cui puntare per il futuro.

In quest’ottica si inserisce il programma di “Cammina Tesino”, progetto che dopo il successo delle ultime stagioni verrà riproposto anche la prossima estate con l’intento di regalare agli amanti della montagna qualcosa di più di una semplice passeggiata in quota o per le vie dei paesi. Escursioni giornaliere a tema con accompagnatori di territorio altamente qualificati lungo itinerari studiati appositamente per ripercorrere storia, tradizioni e sapori di un’antica valle immersa nel verde di un paesaggio naturale ed incontaminato. Insomma, un turismo di nicchia, soprattutto famiglie che amano rilassarsi a contatto con la natura per quella che sarà un’offerta green, smart, slow, intelligente e lenta. A portata di turisti stranieri e di prossimità con costi contenuti, attività altamente esperienziali e interazione attorno a luoghi dove la passione e la lentezza possono generare coesione. «Investire sul turismo sostenibile – spiega l’Uncem – è, infatti, una strategia di sviluppo che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico, un circuito di bellezza straordinariamente diffuso lungo tutto il suo territorio fisico, ma anche lungo un arco di secoli di civiltà. Una strategia fondamentale per governare la crescita dei flussi turistici che ci attendiamo, anche nelle aree montane, 365 giorni l’anno». (fa.f.)















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