Al consiglio online sono in 16 ma votano in 17

Borgo. La tecnologia è un prezioso aiuto, soprattutto in questi mesi di emergenza sanitaria. Ma può essere anche un limite. Se ne è accorto il presidente del consiglio comunale di Borgo, Emanuele...


Marika Caumo


Borgo. La tecnologia è un prezioso aiuto, soprattutto in questi mesi di emergenza sanitaria. Ma può essere anche un limite. Se ne è accorto il presidente del consiglio comunale di Borgo, Emanuele Deanesi, che ha dovuto far ripetere per ben tre volte una votazione ed alla fine ha deciso di convocare un consiglio d’urgenza per approvare quello specifico punto. Errore o precisa volontà di “boicottare” il voto da parte di qualche consigliere, questo non è dato a sapere. Il risultato è stato un momento di grande imbarazzo.

Al punto 19 dell’ordine del giorno il consiglio, convocato in modalità telematica a distanza, era, infatti, chiamato a nominare due consiglieri in seno all’assemblea della Comunità, che si occuperanno di questioni urbanistiche. Dopo le dichiarazioni di voto, con la maggioranza che ha proposto Luigi Cimadon e i gruppi di minoranza Civitas ed Innova che hanno fatto il nome di Martina Ferrai, Deanesi ha dato il via alla votazione online tramite l’App Google Modul. Peccato che su 16 consiglieri presenti, i voti arrivati sulla piattaforma fossero 17.

Deanesi ha quindi fatto ripetere l’operazione, con lo stesso risultato. Al via quindi una terza votazione, con 16 voti espressi: 10 a favore di Cimadon: 3 per la Ferrai e, a sorpresa visto che non erano state fatte dichiarazioni precedenti, 3 per Lorenzo Trentin del gruppo Lega Salvini Trentino. A parità di voti, il designato per la minoranza sarebbe stato Trentin in quanto più anziano.

«Ma chi può garantire che tutti abbiano votato e qualcuno non abbia votato due volte?», l’osservazione avanzata da Samuele Campestrin, fatta propria da Deanesi che ha annullato la votazione e, dopo aver sospeso la seduta per confrontarsi con il segretario comunale, ha annunciato che data l’impossibilità di garantire con assoluta certezza l’espressione del voto in forma segreta, il punto sarà votato in un consiglio d’urgenza convocato in presenza lunedì 26 alle 18.

«Rimango perplesso di come è stata gestito il sistema e la votazione, avrebbe funzionato se tutti si fossero comportati correttamente. La votazione è segreta e non posso sapere cos’è successo, se è un errore o una volontà, ma mi sento preso in giro per aver dovuto farla ripetere tre volte. Sono veramente rammaricato», ha concluso Deanesi.

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