A Bieno e nella Conca del Tesino è già scattato l’allarme zecche

Tesino e bieno. Causa una primavera con temperature più alte rispetto alla media stagionale sia i cittadini della Conca che quelli di Bieno lamentano la presenza di zecche in gran quantità, in numero...



Tesino e bieno. Causa una primavera con temperature più alte rispetto alla media stagionale sia i cittadini della Conca che quelli di Bieno lamentano la presenza di zecche in gran quantità, in numero maggiore rispetto agli anni precedenti. Le autorità raccomandano, pertanto, di attenersi alle prescrizioni dettate dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

Piccoli parassiti simili a ragni, le zecche si nutrono, infatti, di sangue di animali o essere umani e possono trasmettere la Malattia di Lyme o l’encefalite da zecca o TBE. Con dimensioni che variano dalla capocchia di spillo a quella di un fagiolo, questi parassiti hanno una colorazione scura, non volano e è per questo frequente trovarli nell’erba o tra le piante, soprattutto in zone umide e ricche di cespugli, ai margini dei boschi e a quote inferiori ai 1.400 m.

Ora che in questa Fase 2 in molti ricominceranno a percorrere i tanti sentieri della valle, un occhio di riguardo dovrà essere prestato anche a questi animaletti le cui punture posso comportare conseguenze anche gravi. Per questo, durante le escursioni, l’Apss suggerisce di camminare all’interno dei sentieri indossando indumenti coprenti di colore chiaro, evitare il contatto diretto con erba e cespugli e applicare prodotti repellenti per insetti sulla pelle scoperta. Dopo ogni escursione all’aperto si raccomanda, inoltre, di controllare che non vi siano zecche sulla pelle ispezionando tutto il corpo.

In caso di puntura, la zecca deve essere rimossa il prima possibile. Non è necessario recarsi al pronto soccorso, sarà sufficiente prendere una pinzetta e con questa afferrare l’animale vicino alla pelle senza schiacciarla, per poi tirare delicatamente, senza strappi, fino al distacco del parassita. Il tutto senza utilizzare olio o altre sostanze. Al termine dell’operazione disinfettare la piccola ferita oppure detergerla con acqua e sapone. La puntura non comporta la necessità di assumere antibiotici o eseguire esami del sangue. Basterà controllare la propria pelle per circa un mese e rivolgersi al medico di famiglia solo nel caso in cui compaiano macchie rosse oppure febbre, dolori articolari o altri disturbi. FA.F.













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