Muore nell’auto finita sotto il Tir 

Tragico incidente sull’A22 a Borghetto. Il camion era fermo in una piazzola d’emergenza. La vittima è Pierfrancesco Belfanti di Lazise Viaggiava da solo al momento dell’impatto. Nessun segno di frenata: l’ipotesi più probabile è quella di un colpo di sonno o di un malore


Luca Marsilli


Avio. L’ipotesi più probabile è un colpo di sonno. Alla guida della sua Bmw Pierfrancesco Belfanti, 53 anni, è sbandato verso destra finendo per tamponare in piena velocità un camion che si trovava fermo in una piazzola di emergenza. Nessun segno di frenata sulla carreggiata né altri veicoli coinvolti, o testimonianze che possano fornire una spiegazione diversa da un momentaneo stato di incoscenza del guidatore.

Impatto fatale

L’urto è stato violentissimo e fatale, con l’auto che si è infilata in gran parte sotto il mezzo pesante, e il piantone orizzontale del cassone che ha decapitato l’automobilista, uccidendolo all’istante. Ai soccorritori, arrivati sia con l’elicottero che da Rovereto con ambulanza e auto medica, non è rimasto che constatare che non c’era nulla nemmeno da tentare.

La difficoltà del soccorso

Pierfrancesco Belfonti, nato a Marmirolo e residente a Lazise in via della Scala, era in macchina da solo. L’incidente è avvenuto sulla corsia Nord della A22 una cinquantina di metri a monte del confine tra le province di Trento e Verona. Difficile anche l’operazione di soccorso e rimozione dei veicoli, con la necessità di sollevare il camion con una autogru per poter sfilare da sotto l’automobile. Questo ha comportato un lungo intervento che ha richiesto, per poter agire in sicurezza, l’interruzione del traffico sulla corsia interessata. Cosa che ha provocato, malgrado il traffico non particolarmente intenso ieri pomeriggio, lunghe code verso Affi e Verona e inevitabili ripercussioni anche sulla statale, utilizzata da moltissimi automobilisti per superare il “blocco” uscendo ad Affi per rientrare al casello di Ala-Avio. Solo in serata la circolazione è tornata alla normalità.

Dei rilievi si è occupata la polizia stradale di Trento, che ora dovrà anche ricostruire per quanto possibile l’accaduto. Non ci sarebbero comunque responsabilità di altri, almeno a una prima lettura, per quanto accaduto. Il camion era fermo in una piazzola di emergenza, fuori dalla corsia di marcia e in un punto in cui poteva trovarsi. L’unico elemento estraneo ipotizzabile potrebbe essere un cedimento meccanico dell’auto, che per questo sarà ora analizzata, ma non ci sarebbe nulla che lo faccia ritenere probabile.













Scuola & Ricerca

In primo piano