Meteo Smaniotto, ad Avio la passione per il clima 

Marcello ha iniziato ad interessarsi delle dinamiche del tempo fin da ragazzino Adesso vanta un osservatorio che collabora col circuito italiano ed internazionale


di Flavio Rudari


AVIO. Avio può vantare di un’osservatorio meteo polifunzionale di prim’ordine i cui dati, consultabili gratuitamente da tutti, vengono poi inoltrati anche al sofisticato circuito meteo nazionale ed internazionale, essendo dotato di un sensore certificato NIST. Appassionato fin da ragazzino di meteorologia Marcello Smaniotto, vicentino di nascita ma aviense di adozione, la sua prima stazione meteo amatoriale l’ha installata proprio ad Avio poco dopo il suo matrimonio per passare successivamente all’attuale stazione professionale con attrezzature molto sofisticate (e costose) iniziando a lanciare i primi dati online già nel 2010. Due anni fa ha attivato un analogo osservatorio anche nel vicentino, a Corlo sul monte Grappa. La stazione di via Romana, munita di fotocam, scatta immagini h24 a cadenza di cinque minuti con obiettivo puntato verso la parte est del paese ed i sensori wireless registrano costantemente velocità e direzione del vento, pressione atmosferica, temperatura, punto di rugiada, precipitazione e indice di calore. Tutti i dati sono poi consultabili da chiunque con la possibilità di risalire anche ai valori rilevati negli anni precedenti. La homepage del sito www.smaniotto.ue è molto pulita, priva di pubblicità, con link di altri osservatori dislocati non solo in Italia e che non riguardano solo il settore meteo ma che comprendono curiosità scientifiche legate alla natura e all’ambiente in generale e tutto questo è consultabile anche dall’applicazione gratuita realizzata da Smaniotto per Android “i-meteo”. Ovviamente non potevano mancare le previsioni meteo che - come sottolinea Smaniotto - hanno un buon indice di affidabilità nell’arco di tre giorni. «Parlare poi di “bombe d’acqua” o altro – aggiunge – non è consono all’ambiente amatoriale, figuriamoci quindi in quello professionale ed è sbagliato (viste le temperature di questi giorni) parlare di inverno finito, considerato che l’inverno meteorologico termina a fine febbraio, mese che ci potrebbe riservare ancora qualche sorpresa». Localmente la stagione in corso ha portato le attese precipitazioni che negli anni precedenti non c’erano state: 142 millimetri di pioggia/neve registrati lo scorso dicembre quando sia nel 2015 che nel 2016 erano state pari a zero. È stato settembre il mese più piovoso del 2017 con oltre 250 millimetri ed ottobre quello meno piovoso, con pochi millimetri di pioggia. Lo storico nel dettaglio è consultabile nel sito dell’osservatorio.

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