La variante al Prg passa l’esame del commissario 

Avio. Approvato in via definitiva il documento urbanistico dopo quattro anni di lavoro Pianificazione puntuale del centro storico e valorizzazione del territorio e delle aree agricole



Avio. Il Commissario ad acta, Mauro Facchini ha adottato per la seconda volta ed in via definitiva la 11ª Variante generale al Piano Regolatore Generale del Comune di Avio. Decisamente soddisfatti il sindaco Federico Secchi e l’assessore all’urbanistica Franco Franchini: «Un’ottima notizia per la nostra collettività. E, forse, l’ultima grande questione che questa amministrazione riesce a chiudere nel suo mandato. Un risultato raggiunto grazie all’aiuto ed al lavoro di molti. Questa 11ª Variante al Prg voleva tutelare maggiormente il territorio e rispondere ad altre richieste specifiche della comunità. Come, ad esempio, l’inserimento di un nuovo parcheggio nella frazione di Borghetto, vicino alla stazione ferroviaria. Oppure la previsione di una nuova area sosta camper e area sosta attrezzata. O ancora, nella zona di Vigo, una nuova area a parcheggio posta lungo la strada comunale che soddisfi le necessità di numerosi cittadini».

Si chiude, dunque, un lungo iter procedurale che ha visto l’avvio da parte dell’amministrazione comunale, nel corso dell’anno 2016, delle procedure per la predisposizione di una variante generale finalizzata principalmente alla riclassificazione degli edifici all’interno degli insediamenti storici, mediante schedatura singola, alla rettifica delle aree fabbricabili, alla verifica sulla reiterazione dei vincoli espropriativi o di lottizzazione, all’individuazione cartografica delle opere pubbliche o di pubblico interesse, alla trasformazione di aree destinate all’insediamento in aree inedificabili su richiesta del privato, alla verifica dell’attuazione del Piano sul recupero del patrimonio edilizio tradizionale montano mediante riqualificazione delle baite con integrazione del censimento e ridefinizione degli interventi ammessi. La variante ha voluto tra l’altro proseguire con le scelte pianificatorie già intraprese alcuni anni fa con l’adozione della 10ª Variante al Prg; si tratta in particolare di ricalibrare le politiche edificatorie definite ormai più di dieci anni fa, che prevedevano anche l’occupazione a fini residenziali di aree con caratteri marcatamente agricoli. Si è inoltre inteso aggiornare la parte relativa al centro storico con la nuova schedatura degli edifici e l’apprestamento del relativo Repertorio delle soluzioni progettuali per gli interventi edilizi. Per gli edifici presenti in quota, sono stati allegati al Prg il Regolamento di attuazione del piano per la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico montano nonché le schede di rilievo e progetto relative ad ogni singolo edificio. È stata data risposta ai privati che avevano chiesto lo stralcio dell’edificabilità, sia in aree residenziali che produttive; i piani attuativi che risultavano scaduti sono stati rifunzionalizzati e si è proceduto alla verifica dei vincoli sulle aree preordinate all’esproprio. Anche le norme sono state aggiornate con il richiamo al Regolamento urbanistico- edilizio provinciale e con la conversione dei parametri edificatori in conformità con le disposizioni provinciali vigenti. La variante ripianifica l’intero insediamento storico anche attraverso l’adeguamento delle norme alle nuove disposizioni provinciali. È proposta inoltre la nuova schedatura degli edifici ricompresi all’interno del nucleo storico con conferma o previsione di nuova classificazione della categoria di intervento, oltre che la modifica normativa in termini di possibilità di ampliamento piuttosto che di altezza in sopraelevazione, con l’applicazione delle nuove definizioni e metodi di misurazione previsti dal Regolamento urbanistico provinciale che deve applicarsi sull’intero sistema normativo urbanistico trentino. L’accoglimento delle osservazioni presentate in dicembre 2019 hanno introdotto modifiche obbligatorie richieste per l’osservanza di disposizioni normative o di altri strumenti di pianificazione o di programmazione sovraordinati e non hanno comportato una rielaborazione complessivamente innovativa del piano o comunque un mutamento delle sue caratteristiche essenziali o della sua impostazione programmatica. La variante, inoltre, presta particolare attenzione nella verifica delle colture agricole presenti sul territorio.

Le aree agricole di pregio sono generalmente caratterizzate dalla presenza di produzioni tipiche nonché da un particolare rilievo paesaggistico, la cui tutela territoriale assume un ruolo strategico sia sotto il profilo economico-produttivo sia paesaggistico-ambientale, anche tenuto conto della normativa comunitaria relativa alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari. Rimarcare il ruolo centrale del paesaggio e dell’identità culturale diventa quindi un passaggio imprescindibile per la pianificazione sostenibile del territorio, intesa come miglioramento della qualità ambientale, di benessere diffuso e d’individuazione dei fattori di competitività e di attrattività.













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