«Dialogo e confronto, non matrimonio»

Lavarone. Claudio Stenghele, candidato sindaco per la lista "Lavarone obiettivo comune", il giorno medesimo della nomina della giunta da parte di Isacco Corradi, presentava, in maniera abbastanza...



Lavarone. Claudio Stenghele, candidato sindaco per la lista "Lavarone obiettivo comune", il giorno medesimo della nomina della giunta da parte di Isacco Corradi, presentava, in maniera abbastanza irrituale, una sottoscrizione da parte di una cinquantina di operatori economici con la quale si chiedeva di insediare una giunta di coalizione, indicando anche il nome e le competenze dell'assessore che avrebbe dovuto sedere al governo di Lavarone. La reazione della lista "Uniti per Lavarone" che aveva vinto le elezioni con il 52,11% dei voti fu quella di proporre un periodo di riflessione e valutazione durante il quale verificare gli spazi di collaborazione. Ora il sindaco risponde con puntualità alla richiesta. Considera la richiesta un segnale importante e non trascurabile per far nascere una profonda riflessione. Però puntualizza alcune cose: «Il documento, per natura e modalità con il quale sono state raccolte le firme, non può essere considerato strumento di massima trasparenza. Sottolineo inoltre che io stesso ho fin da subito tentato di costruire una lista unica da presentare alla cittadinanza». I motivi della scelta erano riconducibile a quelli sostenuti dai firmatari della richiesta come ad esempio quello di mettere a fattor comune le risorse umane del paese, come recuperare la massima rappresentanza dei cittadini e la necessità di ricompattare le categorie economiche. Ora però Corradi ritiene che il tentativo non sia andato a buon fine per colpe non imputabili alla sua lista, così come certo è il risultato elettorale che ha visto la riconferma della giunta come gli assessori presenti nella precedente. A tale proposito ribadisce «competenza, capacità e carisma della giunta, quindi in grado di soddisfare le deleghe». L'appello dei firmatari è pervenuto intempestivo, per tempi e modi, a poche ore del consiglio durante il quale si sono annunciate le deleghe. In maniera " poco corretta e irrispettosa". Ben diverso sarebbe stato se le categorie si fossero schierate prima o durante la campagna elettorale. In ogni caso il sindaco ribadisce la volontà di avviare un percorso di collaborazione che non significa matrimonio certo, ma un tragitto che nel medio periodo, se le condizioni saranno favorevoli, potrà portare ad una fattiva collaborazione. Un processo del genere richiede tempo e riflessione. La responsabilità di tale scelta, secondo Corradi, ricadrà totalmente sul sindaco, giunta e maggioranza. A proposito dell'indicazione dell'assessore da sostituire, con competenze al turismo, il sindaco è netto: «Egli è stato riconfermato dalla cittadinanza con un segnale inequivocabile, cosa non scontata né semplice». Giusto un cambio di metodo di lavoro ma manda a dire alle categorie economiche che esse rappresentano il tassello più importante del settore turistico, ma non sono gli unici portatori di interesse. F. M.













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