MORI 

Amianto, presidio Usb davanti al municipio 

Sindacato e dipendenti Amr protestano contro il sindaco: «Ci ha esposti a gravi rischi»



MORI . Protesta davanti al municipio, ieri a Mori, da parte del sindacato Usb e di alcuni lavoratori di Amr (Azienda multiservizi Rovereto). Materia del contendere, la vicenda della copertura contenente amianto caduta al cimitero (gestito da Amr) durante una giornata agostana di maltempo e, secondo il sindacato e i diretti interessati, raccolta dagli operai senza adeguata protezione e senza uno stoccaggio adeguato dal punto di vista della sicurezza. Alle accuse dell’Usb era seguita una risposta del sindaco moriano Stefano Barozzi, che sottolineava come quella giornata fosse stata di emergenza per tutto il territorio comunale a causa del meteo e che, per quanto magari le procedure non fossero state messe in atto al meglio, la salute degli operai non sarebbe stata messa a repentaglio (il primo cittadino ha fatto anche notare che al cimitero la possibilità di entrare in contatto con l’amianto, come in migliaia di altri siti in Trentino, è sempre potenzialmente presente, vista la rottura della copertura): «Caro sindaco di Mori Barozzi – hanno scritto lavoratori e Usb su un cartello appeso a una colonna del municipio – ti ringraziamo di essere così tanto interessato alla nostra salute. Vergognati! Hai dichiarato di essere a conoscenza dal 6 agosto che a seguito della forte “tempestata” si è disperso Eternit in tutto il perimetro del cimitero; hai coinvolto Amr nella raccolta e nello stoccaggio del materiale, sapendo che l’azienda non ha alcuna competenza o attrezzatura in tal senso. Hai operato in “urgenza”. Hai dato responsabilità al meteo avverso, invece di circoscrivere la zona pericolosa, avvisando del pericolo. Non hai controllato i vari passaggi per un corretto smaltimento, lasciando per oltre un mese i lavoratori esposti». (m.cass.)













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