CORONAVIRUS

Vaccino, la Cgil del Trentino chiede di tutelare le categorie più esposte. “Estendere anche il premio Covid”

Il segretario della Fp: “Assunzioni, sicurezza e rinnovo del contratto sono urgenti”



TRENTO. Nella riprogrammazione della campagna vaccinale, dovuta all'arrivo del vaccino AstraZeneca, occorre ricomprendere alcune categorie di lavoratori dei servizi essenziali particolarmente esposte. Lo chiede il segretario generale della Fp Cgil del Trentino Luigi Diaspro insieme ai funzionari Gianna Colle e Marco Cont.

«Assunzioni, sicurezza e rinnovo del contratto sono urgenti: registriamo ancora carenza di personale e risorse e la soluzione non può e non deve essere il ricorso al precariato con l'uso massivo della somministrazione. È inaccettabile che in Trentino non si diano risposte e non si convochino i sindacati sul rafforzamento della medicina territoriale, telemedicina, assistenza domiciliare, sportelli di prossimità, presa in carico della cronicità, educazione sanitaria, prevenzione e interoperatività tra tutti i soggetti della cura e dell'assistenza. È altrettanto inaccettabile che sul rinnovo dei contratti lo stanziamento delle risorse per il triennio 2019/2021 è tuttora pari a zero».

I sindacalisti chiedono risposte strutturali e immediate in termini di assunzioni, riconoscimento professionale e rinnovo del contratto. «Anche il premio Covid va esteso al periodo della seconda ondata e alla campagna vaccinale, che durerà a lungo e graverà di nuovo sulle spalle di operatori sanitari, infermieri, tecnici e amministrativi. La Giunta e Fugatti - chiosano - devono convocarci per trattare questi temi e definire le risorse necessarie, che non possono continuare a essere solo quelle del governo nazionale».













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