Vigili armati anche di giorno

Via a settembre. Ma solo i 12 delle pattuglie in auto e moto


Chiara Bert


TRENTO. Le pattuglie dei vigili urbani in servizio in auto e in moto saranno armate, anche di giorno. La decisione è stata presa dalla giunta comunale e comunicata nei giorni scorsi durante un'assemblea degli agenti convocata dai sindacati.

La novità dovrebbe partire da settembre e riguarderà un numero ridotto di vigili: si tratta di 3 pattuglie in servizio al mattino e 3 al pomeriggio, in totale 12 agenti sui 165 del corpo di polizia municipale, oltre al piantone di turno al comando di via Maccani e alle pattuglie (4 agenti) in servizio notturno che già oggi girano con la pistola nella fondina.

«Si tratta di una dotazione assolutamente mirata - spiega il sindaco Alessandro Andreatta - rivolta solo ai servizi più esposti a situazioni difficili ed imprevedibili, quelli che in strada possono incontrare di tutto, trovarsi di fronte ad aggressioni e rapine». Un intervento con funzione di deterrente, insiste il sindaco: «Ci sono persone che possono mettere a rischio la vita dei nostri agenti e anche di altre persone».

La proposta di armare i vigili 24 ore su 24 era stata presentata l'anno scorso dal Pdl ma bocciata lo scorso luglio dal consiglio comunale. A dicembre un parziale dietrofront: la giunta si era impegnata a verificare la fattibilità giuridica e gestionale. Così, il mese scorso, è stato deciso che da settembre anche le pattuglie diurne di pronto intervento in servizio con auto e moto saranno dotate di pistola, una Beretta calibro 9.

Resterà disarmata dunque la stragrande maggioranza degli agenti, vigili viabilisti (che regolano il traffico), vigili di quartiere, agenti che si occupano di ambiente, commercio, edilizia, piste da sci. «Ci abbiamo riflettuto - prosegue Andreatta - e pensiamo che questo possa essere un intervento a tutela degli agenti. A Trento le situazioni a rischio sono paragonabili sia di giorno che di sera».

Trento si allinea così a molte città italiane e ad esperienze già avviate in Trentino come a Rovereto, Riva e in futuro anche Tione. E come ha già fatto Rovereto, anche a Trento gli agenti non porteranno la pistola a casa ma la lasceranno in custodia al comando, per prenderla al momento in cui iniziano il turno di servizio. «L'indicazione del ministero è di portarla a casa - spiega Andreatta - ma noi abbiamo preferito seguire la strada di Rovereto per ragioni di sicurezza. Preferiamo che gli agenti perdano 10 minuti al mattino per prelevare l'arma».

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