Vigilantes privati e armati per la Portela

Lo hanno deciso i residenti che si autotasseranno. Ed è pronto l’esposto in procura contro il sindaco: non ha fatto nulla


di Daniele Peretti


TRENTO. A breve il quadrilatero di via Torre Vanga sarà pattugliato dalla polizia privata armata che farà ronda nelle ore notturne. Non solo. Ieri l'assemblea del Comitato di Rinascita Torre Vanga, ha anche deciso di presentare un esposto in Procura per omissione di atti d'ufficio nei confronti dell'amministrazione comunale e di mandare alla redazione del Sole 24 ore i filmati girati dai residenti sul degrado dell'area in contestazione della classifica della qualità della vita, che ha messo Trento nelle prime posizioni. Sono state proposte approvate all'unanimità da parte dei circa 60 residenti presenti. «Purtroppo siamo nella stessa situazione dell'inverno scorso, cioè siamo nuovamente una latrina cielo aperto - ha tuonato Stefano Borgognoni nell'illustrare il nulla di fatto in essere - avevamo presentato al sindaco otto punti critici da risolvere: non è successo nulla. Il sindaco stesso ha riconosciuto, nella lettera inviata per scusarsi per la mancata partecipazione dovuta a concomitanti impegni istituzionali, che sono state montate quattro telecamere ed istituito un servizio di vigilanza dalle 7 alle 19,30. Ma stiamo scherzando? Quello non è l'orario a rischio che inizia esattamente dalle 19,30 in poi ed in più è un servizio volontario ed i vigili hanno solo un compito deterrente e di riporto notizie al comando». Giudicando immobile l'amministrazione comunale, il comitato ha deciso di fare da solo. «Abbiamo contattato un istituto di vigilanza privata, ma stiamo raccogliendo anche altri preventivi, che per una presenza di quattro sere alla settimana ha chiesto 4mila euro mensili». Borgognoni ha chiesto la disponibilità all'autotassazione, approvata anche questa all'unanimità. Poi la class action, che sarà preceduta dall'esposto motivato dal fatto che semplicemente applicando il regolamento di polizia municipale in vigore, si risolverebbero molti problemi. Ma nel quadrilatero del degrado si ha la netta impressione che non ci sia la volontà politica di intervenire, ma nemmeno di concordare un intervento incisivo. «Il valore di mercato degli immobili si è svalutato ancora di più del normale, proprio per il contesto nel quale si trovano. Siamo di fronte ad un danno patrimoniale e non patrimoniale legato alla qualità della vita con la quale abbiamo a che fare». A dare man forte anche l'asilo Zanella, rappresentato da una maestra: «Siamo di fronte ad un calo di iscrizioni perché i genitori dicono chiaramente, non si sentono sicuri. E come dar loro torto? Sullo stesso marciapiede dell' asilo, ci sono le prostitute. E' dimostrabile un collegamento tra il calo di iscrizioni e la situazioni in essere ed anche questo è un danno patrimoniale». Ma il Comitato vuole anche riappropriarsi del “quadrilatero” Ed allora il 7 giugno è in programma la festa del quartiere che avrà anche funzione di autofinanziamento per tutte le iniziative in cantiere. «Avevamo chiesto delle toilette mobili, ma evidentemente si preferisce far continuare ad urinare sui portoni di casa e sulle vetrine – a proseguito Borgognoni – e così la riproposizione del vespasiano è stata prevista ai giardini di piazza Dante con una struttura in muratura. Forse riusciremo ad ottenere dei bidoni dell'immondizia, al posto dei cestini che sono troppo piccoli, ma non si capisce perché non si debba fare la differenziata anche per strada».

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