Via libera ai 3 milioni di aiuti all’editoria locale

Approvato il ddl: contributi fino a 200 mila euro in tre anni per tv, radio e portali Mobilità, sospeso il ddl di iniziativa popolare: Borgonovo critica Gilmozzi



TRENTO. Via libera all’unanimità, in consiglio provinciale, agli aiuti della Provincia per l’editoria locale, emittenti televisive, radio e portali: si tratta di un budget di un milione di euro all’anno per tre anni da qui al 2018, con un tetto massimo di contributi di 200 mila euro nel triennio per ogni beneficiario. Nel testo unificato sono confluiti i disegni di legge di Claudio Civettini (Civica Trentina) e del presidente della giunta Ugo Rossi. Per il governatore «in questo territorio vi è una forte vicinanza dei cittadini ai centri decisionali e amministrativi, è giusto che l'informazione in una logica di servizio pubblico assuma un valore ancor più importante»: «Il livello delle nostre emittenti è superiore alla media delle altre regioni ed è quindi giusto che oggi esso trovi un riconoscimento normativo. Questo patrimonio oggi è tuttavia minato dalla crisi. Ecco perché il provvedimento punta anche a sostenere le emittenti purché osservino alcune condizioni precise e il cui mantenimento sarà da verificare». Il testo prevede che nella concessione dei contributi, su cui la legge rimanda a una delibera della giunta, vi sia una gradualità legata ai punteggi che evidenziano il mantenimento del personale giornalistico o tecnico. Ad Apiae e Corecom il compito di stilare la classifica dei beneficiari in base ai requisiti richiesti. L’aula ha approvato anche due ordini del giorno di Filippo Degasperi (M5S) che impegnano la giunta a verificare che le aziende beneficiarie assicurino il pluralismo dell’informazione e la coerenza tra gli impegni occupazionali assunti e la possibilità di raggiungere le finalità previste dalla legge.

Ieri i capigruppo hanno anche concordato di sospendere il disegno di legge di iniziativa popolare sulla mobilità sostenibile: è stato raggiunto un accordo con la prima firmataria, Antonella Valer, perché il comitato promotore (che ha raccolto 3689 firme) partecipi ai lavori della Terza Commissione che dovrà esaminare il disegno di legge approvato venerdì dalla giunta per cercare possibili ulteriori convergenze. Diversamente il ddl di iniziativa popolare sarebbe stato respinto dall'aula. L’assessore Mauro Gilmozzi ha spiegato che sono stati condivisi molti obiettivi dei firmatari ma non c’è accordo sulla parte finanziaria che chiedeva la gratuità del trasporto pubblico. Critica la consigliera Pd Donata Borgonovo Re, contraria a discutere in aula solo il ddl della giunta: « Limitarsi a dire un “grazie” ai promotori per le idee fornite per riservarsi di confezionare come giunta un testo che utilizza la loro proposta mettendoci sopra una targhetta, non rende giustizia all'impegno profuso dai cittadini». L’aula ha approvato anche il bilancio 2017 del consiglio da 11,6 milioni, 214 mila euro in più del bilancio 2016.

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