Via dell’Angi, gli espropri ora costano il doppio

La Corte d’appello ha accolto il ricorso e adeguato i valori a quelli di mercato Il Comune dovrà sborsare 73 mila euro in più rispetto a quanto era previsto


di Roberto Gerola


PERGINE. Sempre più onerosa la spesa per indennizzare gli espropri per opere pubbliche. E anche a sorpresa. Il riferimento è ai lavori di allargamento del primo tratto di via dell’Angi con rete di fognatura per la via delle Stonfe. L’opera risale a 7 anni fa. Il Comune, per l’esproprio dei terreni necessari aveva inviato la pratica all’Ufficio specifico della Provincia che aveva determinato l’indennizzo da versare ai proprietari dei terreni. Naturalmente, il costo del progetto (approvato e finanziato dalla Provincia) comprendeva anche questi indennizzi. Solo che i proprietari avevano presentato ricorso in Corte d’Appello (competente per materia) chiedendo una maggiorazione del compenso. Nel frattempo, la Corte costituzionale aveva stabilito che gli indennizzi per espropri dovevano essere calcolate più vicini al valore di mercato con conseguente lievitazione delle somme necessarie. La Corte d’appello recependo questa direttiva applicava ai terreni espropriati in via dell’Angi una maggiorazione. La differenza tra la somma decisa dalla Provincia e pagata dal Comune, e quella stabilita dal tribunale, è a carico del Comune e non trova finanziamento provinciale, pur essendo questa responsabile del calcolo dell’indennità originaria (e insufficiente).

La vicenda è emersa l’altra sera in sede consiliare in quanto la maggiorazione (da pagare) è considerata “debito fuori bilancio” da approvare con la necessaria variazione al bilancio. Risultato: il tribunale ha valutato l’indennizzo in 95.734 euro comprendenti anche le spese legali di17.381 euro. Già erano stati versati 1.392 euro di oneri per cui la spesa definitiva è di 94.432. Rispetto all’indennizzo stabilito originariamente la somma ulteriore che il Comune deve reperire è quindi di 73.455 euro (56.074 dei maggiore indennizzo più le spese legali). Per coprire questa la somma saranno utilizzati 42.899 euro già in bilancio e 30.556 euro con avanzo di amministrazione.

A parte la richiesta di Diego Pintarelli di Alternativa («Sarebbe il caso di denunciare la Provincia e chiedere il rimborso alla stessa, visto che è una sua valutazione», ha detto), ben più consistente sarà l’ammontare definitivo degli indennizzi per il Parco Giarette (lo ha ricordato il sindaco). La sentenza in proposito dovrebbe arrivare a metà ottobre: si parla di un indennizzo destinato a passare da 450 euro al mq a 720. Una botta da milioni di euro.

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