Verso l’Austria 300 convogli carichi degli alberi di Vaia 

L’accordo biennale. Caricati all’Interporto, saranno destinati a due colossi austriaci della lavorazione del legname Il direttore dell’Interporto: «Con la rotaia evitiamo il passaggio di 20 mila tir. E altre spedizioni sono destinate al Sud»


ANDREA SELVA


Trento. Tre convogli ferroviari lunghi quasi 300 metri, partono carichi di legname ogni settimana dall’interporto di trento nord in direzione austria, nell’ambito di un contratto destinato a durare per i prossimi due anni. in tutto sono circa 300 treni, ma sicuramente fa più effetto l’equivalente di tir che servirebbero per trasportare lo stesso materiale: 20 mila, calcolando che i treni di cui parliamo saranno carichi anche durante il viaggio di ritorno, quando verranno utilizzati per il trasporto di materie prime che dall’austria devono raggiungere le cartiere del garda.

Colossi austriaci del legno

Uno di questi treni è stato caricato ieri dai boscaioli della ditta Forest Peg di Paolo Sandri, impegnata nei lavori di ripristino delle foreste della Valsugana, in particolare sul territorio del Comune di Telve. Il convoglio partirà oggi diretto verso Worgl, indirizzato a due colossi austriaci della lavorazione del legno (Pfeizer e Binder) che possono contare su un collegamento ferroviario che consentirà ai vagoni di raggiungere direttamente i loro stabilimenti, senza la necessità di compiere l’ultimo miglio su gomma. I due gruppi sono specializzati nella produzione di derivati dal legno e gestiscono tutto il processo all’interno dei propri stabilimenti. Per queste aziende il legno trentino in questo momento rappresenta un’occasione di materia prima a basso prezzo, tanto che nonostante i costi di trasporto l’utilizzo del legname proveniente dagli schianti è comunque conveniente. Senza contare che comunque l’Austria avrebbe la necessità di importare una certa percentuale di legname.

Legno anche verso il Sud

Sul fronte dei trasporto del legname il direttore di Interbrennero, Flavio Maria Tarolli, sottolinea come la presenza a Trento della struttura intermodale abbia consentito in questo caso di evitare il transito su gomma di migliaia e migliaia di tir attraverso il valico del Brennero. Ma in realtà - spiega - dall’Interporto di Trento partono anche convogli carichi di legname diretti verso Marcianise (Caserta) in questo caso provenienti dalle foreste di Grigno. Questo secondo contratto prevede un treno alla settimana, sempre per i prossimi due anni, ma con una portata maggiore rispetto ai convogli che partono per l’Austria, considerato che non c’è il valico del Brennero da superare. In totale - spiega ancora Tarolli - il legname trasportato su rotaia attraverso l’Interporto di Trento sarà l’equivalente di oltre 30 mila tir. Le spedizioni si susseguono con un ritmo molto elevato tanto che i piazzali allestiti presso la struttura di Trento nord non raggiungono mai la capienza massima, come spiega Vigilio Filippi, responsabile tecnico della società. Ogni treno in partenza per l’Austria (trainato da due locomotive elettriche) può caricare quasi 900 tonnellate di legname, cioè l’equivalente di circa 35 tir, considerati i limiti di carico imposti per il transito in Austria.

L’autostrada viaggiante

Si tratta di spedizioni su rotaia tradizionali, mentre all’Interporto vengono imbarcati anche i tir che viaggiano sulla cosiddetta Ro.La, cioè l’autostrada viaggiante che consente il superamento del valico del Brennero a mezzi pesanti che salgono a bordo dei treni come avviene - per mare - su un traghetto. Le spese di viaggio sono sostanzialmente equivalenti, ma l’impatto ambientale è molto differente (a favore della rotaia). I tempi però sono diversi: sei ore (compreso carico e scarico) per la Ro.La. mentre lo stesso tragitto su gomma richiede la metà del tempo. Ma gli autisti possono calcolare il tempo trascorso sul treno come pausa obbligatoria dalla guida. I tempi sono destinati comunque a diminuire con il tunnel del Brennero, con l’uso di treni ad alta velocità e con l’annullamento delle pendenze attuali del valico.













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