Valeria Ciangottini recita Wilkinson

La grande attrice protagonista di «Mito e Amore» del poeta anglo-trentino



TRENTO. Possono esserci prospettive diverse dalle quali guadare ad un progetto di teatro del territorio: portare in scena fatti e personaggi per ricostruire pagine di storia locale, oppure affrontare temi di carattere universale utilizzando le intelligenze e le sensibilità che un territorio sa esprimere. È questa la strada che ha portato il Centro Servizi Culturali Santa Chiara a produrre, in collaborazione con l'Associazione «Stradanòva» e la Compagnia «Danza Viva», lo spettacolo "Mito e Amore" che sarà in scena la prossima settimana al Teatro Cuminetti da martedì 29 a giovedì 31 marzo, per poi spostarsi a Bolzano al Teatro Studio sabato 2 aprile.
Tematiche universali quali l'amore, la spiritualità e la bellezza, trovano un'espressione alta nel testo poetico di David Wilkinson, scrittore inglese che ormai da tempo vive in Trentino, e sono affrontate in dimensione onirica nell'allestimento curato da Elena Galvani e Jacopo Laurino che danno spazio alle diverse espressioni dell'arte teatrale (parola, musica, danza e mimo), affidandole alle capacità attoriali di ValeriaCiangottini, affiancata da alcuni fra i migliori protagonisti della scena trentina: l'attore e poeta rivano Franco Farina, la coreografa Maria Grazia Torbol, la ballerina Francesca Laghi che danzerà in coppia con Valerio Moro. Le musiche originali sono state composte da Renato Chiesa e registrate dall'Ensemble Zandonai diretto da Giancarlo Guarino. Scene e costumi sono di Romeo Liccardo.
La tranma: il titolare dell'agenzia turistica «Plastik Viaggi» è un uomo cinico e sicuro di sé, che promuove un volgare turismo di massa. Ma un giorno si presentano al bancone due clienti davvero particolari, Mito e Amore (Francesca Laghi e Valerio Moro), creature che provengono dalla dimensione dell'arte e della cultura classica; sono giovani, belli e gentili. La loro missione è quella di aiutare l'agente, che si scopre essere un poeta smarrito, a ritrovare i valori di spiritualità e bellezza. L'apici della crisi del poeta coincice con l'ingresso in scena di un altro personaggio-proiezione della sua mente, il Tempo corruttore di tutte le cose (Valeria Ciangottini). Nell'allucinazione prende il sopravvento, diventandio lei stessa l'agente turistico.
A dominare la scena sono le azioni, le immagini e i suoni e la trama, semplicissima nelle sue linee essenziali, propone uno dei temi ricorrenti nell'opera di Wilkinson: la volgarità e la banalità del mondo moderno, il suo senso di inadeguatezza in un mondo in cui non si riconosce. Anche se alla fine la crisi dell'artista sarà superata nella fusione, presente nella cultura cattolica, fra valori classici e religiosi, il cammino non sarà facile. Perché il tempo, corruttore del mondo, continuamente incalza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano