Upt, mediazione trovata Congresso il 23 gennaio

Candidature entro il 30 ottobre, poi da novembre le assemblee territoriali Cambiano le regole: gli iscritti 2014 potranno votare solo se rinnovano la tessera


di Chiara Bert


TRENTO. Mediazione trovata: l’Upt celebrerà il suo congresso il 23 gennaio. Nella seduta del parlamentino di ieri sera - convocato d’urgenza dopo l’accelerazione del coordinamento che la scorsa settimana aveva deciso di rinunciare all’assemblea degli iscritti del 4 ottobre - è passata la proposta uscita dal coordinamento e formalizzata dal capogruppo provinciale Gianpiero Passamani.

Alla riunione si era arrivati in un clima interno molto teso, con posizioni distanti perfino sulla data del congresso. C’è chi - come i parlamentari Lorenzo Dellai e Vittorio Fravezzi - premeva per andare a congresso subito, a fine novembre, posizione rilanciata ieri sera in assemblea dallo stesso Fravezzi. Dall’altra la segretaria, Donatella Conzatti, ha cercato di prendere un po’ di tempo e pochi giorni fa aveva spiegato che sarebbe stato opportuno rinviare alla primavera.

Alla fine l’accordo è stato raggiunto sulla data intermedia, appunto gennaio. Il parlamentino, all’unanimità, ha votato di soprassedere all'assemblea degli iscritti già prevista per domenica 4 ottobre, che avrebbe dovuto decidere se tenere o meno il congresso.

A questo punto i tempi si stringono: le candidature e le tesi congressuali dovranno essere depositate entro venerdì 30 ottobre, dunque tra un mese, mentre tra il 9 novembre e il 20 dicembre si terranno le assemblee territoriali preparatorie. Assemblee determinanti perché selezioneranno i candidati: i due più votati sui territori andranno al congresso.

Entro 15 giorni il parlamentino sarà riconvocato per nominare la commissione congressuale che sarà composta da tre membri con funzione di garanti.

L’altra questione che nelle ultime due settimane ha infiammato lo scontro interno è stata il tesseramento. L’ultimo parlamentino aveva approvato una proposta presentata dal senatore Fravezzi dove si prevedeva che all’assemblea del 4 ottobre votassero gli iscritti 2015 e 2014. Una delibera «illegittima» secondo la segretaria Conzatti: «Anche alla bocciofila vota chi ha la tessera valida». E nell’Upt c’è chi quest’anno non l’ha ancora rinnovata.

Ieri il parlamentino ha corretto il tiro e stabilito che «l'elettorato attivo e passivo per la fase congressuale è riservato a tutti gli aderenti 2014 che hanno rinnovato la tessera entro il 20 dicembre 2015, nonché a tutti i nuovi tesserati che si sono iscritti entro la medesima data». «Qualche resistenza c’è stata, ma era l’unica soluzione possibile», commenta Conzatti, soddisfatta «di un’assemblea molto partecipata e finalmente in un clima civile». Per Fravezzi «l’Upt ha colto una grande opportunità, accelerare e così dare uno scossone alla coalizione». Tregua armata, insomma. Il congresso è alle porte: si tratta ora di capire chi si farà avanti per la segreteria. E quale linea politica prevarrà tra il Cantiere civico di Dellai che guarda al Pd e l’Upt che vuole rimanere Upt.

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