Upt, Dellai sfida tutti e si candida a segretario

Fallita ogni mediazione con i consiglieri provinciali e la segreteria uscente Il gruppo cerca un nome: a scendere in campo potrebbe essere Mellarini


di Chiara Bert


TRENTO. Lorenzo Dellai sfida il suo partito e si candida alla segreteria dell’Upt. Candidatura depositata ieri alle 16.30, prima ancora di incontrare Mario Tonina (che il gruppo provinciale vorrebbe come segretario) e poi la segretaria Donatella Conzatti e il capogruppo Gianpiero Passamani. Un segnale chiaro che la decisione l’ex governatore l’aveva già presa, nonostante una parte del partito - in primis i due assessori Tiziano Mellarini e Mauro Gilmozzi e il resto del gruppo provinciale - gli avesse detto esplicitamente di non essere d’accordo. «Gli attacchi non mi spaventano - aveva detto mercoledì - mi interessa capire se il mio impegno può essere utile non solo al partito ma anche alla coalizione e al Trentino, perché i partiti non servono solo a se stessi».

Il padre fondatore dell’Upt, e prima ancora della Margherita, decide dunque di giocarsi la faccia, pur sapendo che il rischio è di spaccare il partito. «Non voglio essere il capo di una parte», ha ripetuto l’altra sera ai suoi sostenitori che gli hanno chiesto di scendere in campo. Ma per una parte dell’Upt l’ex governatore oggi rappresenta proprio una delle parti in campo, quella che per mesi si è scontrata con la segreteria.

Ieri i vari tentativi di mediazione non hanno portato a nulla. Tra i nomi di sintesi è stato fatto anche quello dell’ex assessore Tiziano Salvaterra, senza esito. Qualcuno ha proposto di verificare se fosse il caso di darsi qualche giorno di tempo in più per il deposito delle candidature, ma si è presto capito che non sarebbe servito a ricomporre la frattura.

Al parlamentino, riunito nel tardo pomeriggio, gran parte della discussione è stata monopolizzata dalle regole. Modificato, all’unanimità, il regolamento che impediva agli assessori di candidarsi alla segreteria. Un via libera di fatto a Tiziano Mellarini, che proprio al parlamentino ha fatto intendere di essere pronto a sfidare Dellai. L’assessore alla cultura del resto era stato il più netto di fronte all’ipotesi di una candidatura dell’ex presidente: «Non ci serve il salvatore della patria che arriva e decide tutto, non funziona. Oggi la candidatura di Dellai spacca il partito», aveva scandito. Ma anche Gilmozzi, storicamente vicino a Dellai, aveva detto no al suo ex presidente: «Abbiamo bisogno di un segretario federatore che sappia valorizzare le differenze che ci sono nell'Upt e che si impegni sul territorio». Ma Tonina ha subito detto di non essere disponibile a sfidare Dellai. Ieri sera il pressing sul consigliere, ma anche su Passamani e Mellarini, è continuato, con gli anti-dellaiani riuniti a cena per decidere un nome alternativo da presentare entro le 12 di oggi, quando si chiuderanno i termini per le candidature. Al congresso si andrebbe così ad uno scontro aperto tra due linee politiche: da un lato quella dell’ex presidente, che già con la nascita del Cantiere civico ha puntato ad un avvicinamento al Pd nella logica dell’Italicum, dall’altra quella di Mellarini, della segretaria uscente Donatella Conzatti e del gruppo, che vogliono un’Upt equidistante da Pd e Patt. Sullo sfondo i movimenti in vista del 2018, e una possibile alleanza centrista con l’assessore Carlo Daldoss (ex Margherita, ma oggi tecnico vicino a Rossi e al Patt) che guarda anche ai grisentiani di Progetto Trentino. In mezzo il congresso.

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