Università: una chiesa per gli studenti trentini

Dopo i restauri, giovedì l'inaugurazione della cappella di S.Margherita



TRENTO. Quello che per anni è stato un mercatino di libri usati e, negli ultimi tempi, un luogo dimenticato e nascosto della città, oggi torna a vivere in tutto il suo splendore. Stiamo parlando della chiesa di Santa Margherita, di fronte alla più imponente Santa Maria Maggiore, nel centro della città, che è stata recentemente ristrutturata e da giovedì ospiterà ufficialmente la cappella dell'università. E' dalla fine degli anni Sessanta, quando era situata nella chiesa di San Francesco Saverio, che a Trento manca una cappella dedicata agli studenti universitari. Studenti che sono cresciuti in modo significativo negli ultimi 10 anni. Ora, finalmente, una cappella è stata realizzata rilanciando uno spazio significativo in una posizione strategica della città, a due passi dalle facoltà di giurisprudenza, sociologia, economia, dalla futura sede di Lettere (la "crescita" dell'edificio in via Tomaso Gar è ormai a buon punto), dalla mensa universitaria, dalla biblioteca accanto al Mulino Vittoria e vicinissima agli alloggi dell'Opera universitaria da poco inaugurati. La chiesa, che è stata nuovamente consacrata, sarà ovviamente sempre aperta e a disposizione di tutta la cittadinanza, ma (come spiega don Andrea Decarli, responsabile dell'ufficio cultura della diocesi di Trento) «potrà diventare un punto di riferimento per gli studenti universitari che volessero riunirsi in preghiera o avere qualche momento di tranquillità, riflessione e meditazione». In passato, in questa piccola chiesa aveva celebrato le funzioni religiose anche Rosmini e l'idea della curia sarebbe quella di dedicarla proprio a lui. «Ci stiamo pensando - conferma don Andrea Decarli - e sarebbe un bel gesto di riconoscenza verso questo personaggio così importante per tutto il Trentino». I lavori di ristrutturazione della chiesetta erano iniziati nel corso del 2008, in occasione della sistemazione del complesso di via Santa Margherita, di proprietà della curia, che è diventato appunto uno studentato universitario. La ristrutturazione è terminata da poco: entrando, si apprezzano gli sforzi dei restauratori per far convivere, in completa armonia, vecchio e nuovo. Il fatto che la chiesetta, in passato, sia stata usata come magazzino, poi abbandonata, ha inevitabilmente rovinato gli interni, ma, dopo un lavoro certosino, gli affreschi hanno riacquisito colore e visibilità, tornado allo splendore che era possibile ammirare un tempo. Il restauro ha interessato anche i due pulpiti laterali, di stucco, opera, a quanto sembra, dei maestri comacini, costruttori, muratori, stuccatori e artisti raggruppati in una corporazione di imprese edili itineranti composte da professionisti specializzati, attive fin dal VII-VIII secolo nella zona tra il Comasco, il Canton Ticino e in generale il centro nord Italia. Ora, però, è arrivato il momento dell'inaugurazione ufficiale. L'appuntamento è fissato per giovedì, alle 21, quando il vescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, inaugurerà la nuova cappella universitaria della città. Un'ora prima, il coordinamento della Pastorale universitaria ha previsto invece la messa di Natale, celebrata sempre da monsignor Luigi Bressan, che è prevista nella chiesa di San Francesco Saverio in via Roma.

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