Una maxi piazza in via Brennero

Le modifiche di Gregotti al suo piano per Trento nord: taglio alle metrature


Alessandro Maranesi


TRENTO. Una nuova grande piazza in via Brennero e un taglio netto alle metrature edificate, su cui il Comune aveva mosso più di un rilievo. Sono queste le due grandi novità trapelate dall'ultimissima versione del "Piano guida per Trento Nord" elaborato dallo studio di architettura di Vittorio Gregotti e che contiene le novità del progetto che porterà prima alla bonifica e poi alla realizzazione di nuovi spazi urbani nella zona dell'ex Sloi ed ex Carbochimica.

Un piano che, ricordano proprio gli architetti, «vide la luce nel lontano 2004. Ma che oggi non può che essere confermato nei suoi principi e obiettivi originari». In pratica, un colpo di stiletto rivolto a chi, a partire da Palazzo Thun, aveva mostrato più di una perplessità sul progetto a partire dalla grande piastra sopraelevata che dovrebbe coprire i diversi piani ferroviari (quello dell'alta velocità, quello della linea tradizionale del Brennero e quello della Trento-Malè) che oggi tagliano in due la città. Considerato infatti poco fruibile e utile, Gregotti lo inserisce invece fra quegli elementi che «costituiscono - e costituiranno anche nei successivi approfondimenti - dei punti fermi, delle costanti». Guai a cambiarle, insomma.

Ma se Gregotti difende il suo grande piano sopraelevato, così come ritiene che un altro dei punti considerati più deboli del suo progetto, quello della viabilità, sia invece da inserire tra le costanti inamovibili diverso è il discorso che si è giocato sull'altezza delle torri esterne all'area, che si limiteranno ad arrivare fino a nove piani, mentre gli altri edifici arriveranno a sei.

Dove evidentemente il Comune è riuscito ad ottenere di più è stato invece sulla nascita di una nuova grande piazza pubblica, posta su via Brennero. «Un elemento di identità nell'intero per l'intero settore urbano» la chiamano i progettisti, ma dietro alle astrazioni linguistiche c'è la volontà di creare uno spazio di 5.734 metri quadrati, sopraelevato rispetto all'adiacente trafficata via di comunicazione, attorniata da alberi e da edifici porticati. Il più grande del nuovo complesso, quasi quattro volte l'alto grande piazza che si verrà a creare, quella su via Maccani.

Ma le novità non finiscono qui: i nuovi grandi spazi a disposizione, infatti, sono la conseguenza di una riduzione, assai consistente, degli insediamenti. «Da 169 mila a un massimo di 124 mila metri quadrati» recita infatti il "Piano guida" che parla di una riduzione dovuta a richiami degli Uffici comunali. Più di un quarto di calcestruzzo in meno rispetto a quello previsto per una grande paura da parte dei tecnici del Comune: «che il traffico della zona non potesse più reggere».

Insomma i nuovi insediamenti avrebbero messo ko la già critica viabilità della zona, che secondo i dati del Comune già quest'anno, rispetto al 2004, è aumentata in alcuni tratti di oltre l'8%. Anche se Gregotti ancora non ci sta e lancia un'altra stilettata: tra le pieghe del suo puntuale ed aggiornato lavoro si trova infatti scritto che «il traffico sarebbe stato più che sopportabile».  Per capire chi l'avrà davvero vinta bisognerà aspettare che il "Piano guida", che ora andrà al Ministero dell'ambiente poiché il sito interessato è di interesse nazionale in quanto area inquinata, torni da Roma. Allora i colpi di stiletto potranno tramutarsi in qualcos'altro.













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