Una birreria su 4 piani nella torre del Concilio

In piazza Garzetti debutta in settembre un locale dai sapori e dallo stile bavaresi ma con specialità inedite, come lo stinco di maialino. Quattrocento i posti


di Luca Marognoli


TRENTO. Nelle stanze affrescate dove dimorò il vescovo Angelo Massarelli di San Severino, segretario generale del Concilio di Trento, si solleveranno le pinte di birra artigianale bavarese e si degusteranno wuerstel e altri piatti della tradizione austriaca e germanica. Ammirando affreschi di gran pregio, come quelli che nobilitano la sala decorata - spiega il sito del Comune - “con motivi fitomorfi, a drappeggio e a scacchiera, di gusto tardogotico”.

Questo austero ma magnifico edificio medioevale, denominato torre Arcidiaconale o del Massarello, dopo millenni di funzioni amministrative, cambia dunque la sua destinazione d’uso: birreria e ristorante. L’immobile, che ospitava gli uffici del Museo tridentino di scienze naturali prima che quest’ultimo si trasferisse alle Albere, era stato venduto per la bella cifra di 2 milioni, nella primavera del 2014, a una cordata di imprenditori locali, che annovera anche un noto avvocato. È stato poi dato in affitto a una società che, in due anni di lavoro, l’ha trasformato in quella che sarà la seconda più grande birreria della città - per dimensioni - dopo il Pedavena. Quattrocento posti a sedere, nei locali distribuiti su quattro piani (il quinto, interrato, è stato adibito a cucina), per una superficie di 1.200 metri. Una soluzione che ricorda quella adottata da Opfen & co., un’osteria e birreria tradizionale che si articola su più piani nel centro storico di Bolzano.

Ma il locale che si appresta a debuttare (in settembre, data da definire, come il nome, che si ispirerà alla storia del palazzo) in piazza Garzetti, proprio accanto al liceo Prati, avrà una sua identità specifica e innovativa, spiega il titolare Giovanni Carlino, originario calabrese ma da sei anni in Trentino, dove ha gestito prima il bar del Palacongressi di Andalo, poi il Green Tower a Trento (il TJ bar di via delle Orne è invece della sua ragazza). «Sarà un locale tipico trentino, ma rivisitato in stile austriaco-tedesco» afferma. «Oltre a una selezione di wuerstel, avremo prodotti che altrove non ci sono, più pregiati, come lo stinco di maialino, e useremo materie prime del territorio e biologiche. Puntando a mantenere un buon rapporto qualità - prezzo». Un posto dove mangiare bene, ma dalla vocazione popolare.

Ai fornelli lo chef Sergej, di origine russa, ma da anni in regione dove ha lavorato al bistrot Sette di Merano, e in locali sulle piste da sci come Platzl di Obereggen e la Baita Gardonè di Predazzo. «Tutto sarà fatto in casa - spiega il cuoco -, come i ravioli con formaggi di malga, gli gnocchi con ragù di maialino, i risotti al pino mugo e all'aglio orsino. Avremo anche antipasti con patè di maialino e carne salada locale. Oltre ai caratteristici canederli, speck e lucaniche, tutti prodotti biologici macellati in Italia».

Della tradizione tirolese anche i dolci, come i kaiserschmarren, in aggiunta alla millefoglie alla crema di birra e banane e ai gelati alla frutta artigianali.

Il locale sarà aperto fino a mezzanotte, con orario continuato da pranzo in poi (ci saranno convenzioni per i lavoratori). Tutta da godere la corte interna, ideale per brindisi all’aperto.













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