I dati

Un terzo dei ragazzi non legge

L'Atlante dell'infanzia di Save the children: nell'ultimo anno il 33% non ha visitato né mostre né musei



TRENTO. Nel Nord Italia un bambino su dieci non può permettersi di praticare sport o frequentare corsi extrascolastici. Anche in Trentino Alto Adige, una delle Regioni per molti aspetti ben posizionata relativamente alla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza, circa un terzo dei ragazzi non ha letto un libro nello scorso anno e non ha visitato mostre o musei nello stesso periodo. Lo raccontano alcune delle 48 mappe comprese tra le 43 tavole e le 280 pagine di analisi e dati geolocalizzati di cui è composto l'Atlante dell'infanzia di Save the Children, pubblicato per la prima volta dalla Treccani.

L'Atlante, a cura di Giulio Cederna, è corredato dagli scatti di Riccardo Venturi e realizzato nell'ambito della campagna "Illuminiamo il futuro" avviata da Save the Children con l'obiettivo di debellare la povertà educativa in Italia entro il 2030. In Trentino Alto Adige, dice l'Atlante, il tasso di natalità era pari a 9,6 nati ogni 1.000 residenti nel 2015, il più alto in Italia, a fronte di una media nazionale di 8 su 1.000, un dato in costante calo dal 2008. Anche i minorenni sono sempre meno. Il loro peso specifico sul totale della popolazione è sceso dal 17% del 2009 al 16,5% attuale (poco più di 10 milioni di bambini e ragazzi da 0 a 17 anni), anche se le province trentine superano il dato nazionale, con il 19,3% di Bolzano e il 18% a Trento. Nonostante la mortalità infantile in Italia si sia drasticamente ridotta nel corso tempo, raggiungendo oggi un tasso medio nazionale di 3,2 decessi entro il primo anno di vita per 1.000 nati vivi, permangono importanti differenze territoriali, con alcune regioni del Sud e del Centro (Sicilia, Calabria, Campania e Abruzzo oltre il 4 per 1.000) che superano la media nazionale, mentre il Trentino Alto Adige si attesta sui livelli medi con il 3,3 per 1.000.













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