«Un corretto riequilibrio dei fatti contestati»

«Correttamente è stato escluso un insieme di fattispecie, c’è stato un riequilibrio dei fatti contestati». Gli avvocati difensori dei sette anarchici che sono stati arrestati nell’ambito dell’operazio...



«Correttamente è stato escluso un insieme di fattispecie, c’è stato un riequilibrio dei fatti contestati». Gli avvocati difensori dei sette anarchici che sono stati arrestati nell’ambito dell’operazione «Renata», così commentano le motivazioni depositate dal tribunale del Riesame. Non si tratta di una vittoria, ma di un passo in avanti, spiegano. Restano comunque in piedi accuse pesanti come quella dell’associazione sovversiva, e il confronto con l’accusa (sostenuta dal procuratore capo Raimondi e dai sostituti Ognibene e Profiti) sarà ancora lungo. L’operazione era scattata all’alba del 19 febbraio con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare a carico di sette esponenti del mondo anarchico trentino. Solo per una, Marie Antonia Sacha Beranek, sono stati deciso i domiciliari nella sia abitazione di Rovereto, mentre gli altri sei sono stati portati in carcere. E tutti attualmente si trovato in strutture ad alta sicurezza. Agnese Trentin è a Rebibbia a Roma, Roberto Bottamedi e Giulio Berdusco sono a Tolmezzo assieme a Luca Dolce. Nicola Briganti e Andrea Parolari sono a Ferrara.













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