il caso

Un cippo sulle rotaie della Trento-Malè

Atto vandalico scoperto ieri mattina alla partenza del primo convoglio: non ci sono state persone ferite o danni al mezzo



TRENTO. Un atto di vandalismo. Così viene inquadrato quello che è successo nella notte fra sabato e domenica quando qualcuno ha sradicato un cippo chilometrico per poi sistemarlo a qualche centinaia di metri di distanza dalla partenza dei treni della Trento-Malè. La scoperto di tutto questo è stata fatta ieri mattina quando il macchinista di un convoglio partito verso le sei ha sbattuto contro il cippo. Danni per fortuna limitati al mezzo ferroviario e nessun ferito. Ma questo solo perché il treno stava viaggiando a velocità ridotta (era in fase di partenza) e chi era ai comandi aveva visto un oggetto in mezzo alle rotaie e aveva quindi iniziato le manovre di frenata.

Quanto avvenuto è stato immediatamente denunciato e ora le forze dell’ordine sono al lavoro per cercare di capire chi si nasconde dietro questo gesto. Che poteva aver conseguenze ben peggiori se il cippo fosse stato posizionato in un tratto della linea dove il treno viaggia a velocità più sostenuta. Questo aspetto, questa scelta, fa propendere a ritenere che si sia trattato di un atto vandalico e non finalizzato a provocare danni, feriti e particolari ritardi alla linea ferroviaria.

Una delle ipotesi che viene fatta al momento è che qualcuno abbia prima rubato uno dei cippi chilometrici che si trovano lungo le strade e anche lungo i vecchi tratti ferroviari, e che per farlo lo abbia sradicato e poi, magari senza neppure una ragione chiara, lo stesso cippo è stato abbandonato in mezzo alle rotaie a pochi centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Trento sulla linea che porta in val di Sole. Tutto questo con il favore della notte visto che la scoperta dello ostacolo è stata fatta attorno alle 6, alla partenza del primo convoglio della domenica.

Accertamenti sono in corso per chiarire l’intera vicenda. E quindi per arrivare ad individuare gli autori del gesto, ma anche le ragioni che li hanno portati a fare una cosa del genere.

I cippi chilometrici stradali in passato erano in pietra (ci sono ancora e sono più noti con il nome di pietre miliari) e nel 1992 sono stati sostituiti dai segnali di progressiva chilometrica che scandiscono i chilometri dall'inizio di una strada.

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