Un balcone sull’Adige con ciclabile e locali 

E sulle ciminiere Serra (Pd) lancia una proposta: «Abbattiamole e ricostruiamone una moderna»



TRENTO. L’area che si affaccia sull’Adige va ripensata, pensando ad un collegamento della città con il proprio fiume. È una delle novità emerse nel vertice di maggioranza di ieri, nel quale si sono delineate tre ipotesi: la prima prevede l’interramento della strada lungo l’Adige per prolungare il parco fino sulle rive, la seconda invece propone una pista ciclabile affacciata sul fiume con la strada più interna, una terza vedrebbe la ciclabile a sbalzo sul fiume, con la strada che scorre sotto e sulla quale si potrebbero affacciare locali pubblici. «Su queste ipotesi - chiarisce Paolo Biasioli - chiederemo il coinvolgimento dei tecnici che stanno lavorando al Prg. In ogni caso non si tratta di soluzioni definitive, perché è necessario discutere l’assetto futuro dell’area con la proprietà, Patrimonio del Trentino. Contiamo di arrivare entro aprile o maggio a delle decisioni, per poter accelerare i tempi ed essere pronti con la fine della bonifica, entro l’anno».

Sulle ciminiere, altra decisione da affrontare in tempi, Biasioli afferma che è necessario aspettare i risultati delle analisi del geologo Vigna, che deve approfondire la tenuta della roccia retrostante. Sull’abbattimento, più di un consigliere comincia a pensare si possa ragionare. E c’è anche Paolo Serra (Pd) che lancia una proposta: «Si porrebbe abbatterle e ricostruire una ciminiera con criteri del tutto nuovi, come testimonianza dell’area industriale». (sa.m.)













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