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Turismo, ecco l'imposta di soggiorno

Al via dal primo maggio 2015: si va da un minimo di 0,5 a un massimo di 2,5 euro a notte



TRENTO. Partirà dal primo maggio 2015 l'imposta di soggiorno in Trentino e se uno dei suoi obiettivi è certamente quello di recuperare risorse, sarà anche un modo per valorizzare la capacità attrattiva dei territori con un meccanismo di restituzione del gettito agli stessi. Lo ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, nel presentare la proposta di manovra finanziaria 2015 della Giunta.

Verrà fissata con un regolamento da un minimo di 0,5 a un massimo di 2,5 euro per notte, sino a massimo sei notti consecutive, in relazione alla tipologia di struttura ricettiva; nei singoli ambiti di ciascuna Apt, su richiesta della Comunità interessata, l'imposta potrà essere incrementata fino alla misura massima di 2,5 euro. Il gettito stimato è di 7 milioni di euro il primo anno e di 12 milioni di euro annui a regime.

Le entrate permetteranno in parte alle casse provinciali di risparmiare, ma consentiranno al settore di incrementare in sostanza il proprio budget. La finanziaria 2015 intende poi istituire un fondo alberghi. È in arrivo cioè una misura a sostegno dell'attività degli operatori turistici che hanno investito per migliorare e qualificare le proprie strutture per essere più competitivi, ma che ora si trovano in difficoltà a causa della crisi. Allo scopo, 4,5 milioni di euro alimenteranno il fondo rischi gestito dagli enti di garanzia. L'intervento della Provincia consentirà di rivedere la durata dei mutui stipulati alleggerendone le rate in base alle possibilità finanziarie delle imprese.

Nella proposta della Giunta c'è anche il fondo paesaggio. La cura del paesaggio viene infatti ritenuta fondamentale per il turismo, ma anche per la qualità di vita dei residenti. Per questo nella manovra è prevista l'istituzione di un capitolo ad hoc, con 3 milioni di euro di stanziamento sugli anni 2015-2017, per azioni mirate di disboscamento lungo fiumi, torrenti e versanti delle valli.













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