Turismo, anno record: albergatori soddisfatti

Il bilancio di Asat-Federalberghi. Tra aprile ed agosto la crescita ha sfiorato il 9% Difficile trovare personale, operatori nostalgici dei voucher. «Serve flessibilità»


di Fabio Peterlongo


TRENTO. Un anno da record per numero di visitatori e di presenze in Trentino. Il bilancio del comparto alberghiero è stato descritto così da Asat-Federalberghi, durante la presentazione della fiera del settore, “Hotel 2017” (FieraBolzano, 16-19 ottobre).

Gianni Battaiola, vicepresidente Asat, fornisce i numeri: «Tra aprile ed agosto 2017 sono stati registrati 2 206 823 arrivi, contro i 1 970 498 dell’anno precedente, un aumento del 12%. Le presenze sono cresciute dell’8,9% rispetto all’anno passato (da 8 684 295 a 9 455 074). Arrigo Simoni, vicepresidente di FieraBolzano, sottolinea come il Trentino abbia nei numeri superato la crescita dell’Alto Adige, che si attesta sul 2,8%. «Inoltre - precisa- il Trentino è il territorio in Italia con il maggior numero di stelle Michelin in proporzione agli abitanti».

L’occupazione. Battaiola sottolinea come quest’anno sia stato difficile trovare i lavoratori e conferma le criticità dei nuovi voucher, manifestando nostalgia della loro vecchia versione, abrogata. «In Italia, non si sa perché, quando uno strumento funziona, viene abolito. Per sua natura il nostro settore è stagionale. Non siamo in grado di mantenere occupazione nei periodi in cui non abbiamo ospiti. Non si deve pensare che gli albergatori abbiano abusato dei voucher. Questo strumento non può sopperire interamente alle necessità d’organico. Abbiamo bisogno di dipendenti a tempo determinato e indeterminato, ma anche di una componente flessibile».

Il futuro. Simoni tratteggia un futuro in cui l’automazione del lavoro sarà centrale: «Si stima che, con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica, il 66% degli impieghi nel settore alberghiero potranno essere automatizzati». Davide Cardella, vicedirettore Asat, insiste sul tema: «È la sfida del futuro. Il potenziale dell’automazione è grande e servirà per migliorare i processi, ma dobbiamo tenere presente come per noi il fattore umano sarà sempre fondamentale».

La mobilità. Battaiola ribadisce che il Trentino deve ripensare la sua mobilità. «Dobbiamo far arrivare le persone velocemente; dopo un’ora d’aereo per raggiungere Milano o Verona, poi si resta imbottigliati per tre ore sull’A22. Bisogna pensare a soluzioni condivise che consentano di lasciare la macchina a casa». Sulla costruzione di un nuovo aeroporto a Trento, Battaiola si dice favorevole «a patto che possano atterrare anche gli aerei importanti, adatti ai voli commerciali. In caso contrario i visitatori continueranno ad atterrare a Verona, con nessun vantaggio per la mobilità in Trentino. Per il momento, però, stiamo pensando, insieme alla Provincia, di attivare una linea ferroviaria che colleghi l’aeroporto di Verona con la direttrice del Brennero. Un’altra soluzione per alleggerire il traffico sarebbe quella di adeguare gli orari delle corriere: per agevolare il turista non possiamo permetterci che le ultime corse siano alle 5 del pomeriggio».

La concorrenza via web dei piccoli privati. Negli ultimi anni non si fa altro che parlare di home sharing, ovvero della possibilità di soggiornare presso la casa di un privato che si è contattato via web. Battaiola professa realismo e auspica un trattamento equo per tutti: «Devono valere le stesse regole per tutti».













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