Truffa Postepay, ogni settimana vittime 10 trentini

Trento. Si potrebbe chiamare la truffa della postepay e colpisce chi vuole vendere qualcosa online, soprattutto su siti specializzati (come subito.it, kijiji e bakeka.it, per citare i più famosi). è...



Trento. Si potrebbe chiamare la truffa della postepay e colpisce chi vuole vendere qualcosa online, soprattutto su siti specializzati (come subito.it, kijiji e bakeka.it, per citare i più famosi). è tanto diffusa in trentino che, secondo la procura, ogni settimana vengono segnalati una decina di casi. non ci sono eccezioni anagrafiche fra le vittime: ci cascano i giovanissimi, così come gli anziani.

Ma come funziona? dopo che la vittima ha messo un oggetto in vendita su uno dei siti per gli annunci, il truffatore si finge un potenziale acquirente. in genere, in una prima telefonata cerca di contrattare sul prezzo: anche questo è un modo per entrare in sintonia con la vittima. perché così dà l’idea di un vero interesse.

A questo punto, il truffatore propone di accelerare i tempi: «per avere subito i soldi - dice - puoi andare allo sportello di un bancomat e digitare prima un codice e poi la cifra che ti devo. in questo modo i soldi ti verranno accreditati subito, direttamente sul conto». in qualche caso, l’intera operazione viene seguita “in diretta”, con la vittima allo sportello bancomat e il truffatore al telefono.

Cosa succede? in sostanza, la vittima crede di farsi accreditare i soldi pattuiti, in maniera semplice e veloce. in realtà, sta ricaricando la carta postepay del truffatore. pensa di guadagnare dei soldi, invece li sta spendendo. in alcuni casi, il truffatore rincara la dose, dicendo che l’operazione non è andata a buon fine: così vengono fatte più ricariche. e talvolta si superano i mille euro. i casi sono tanti, ma è molto difficile risalire al truffatore. anche perché per le postepay molte volte si affidano a dei prestanome, pagati con pochi euro. una truffa molto simile, ad esempio, aveva coinvolto quest’estate un uomo di levico che aveva venduto alcuni pezzi di ricambio della sua auto. in primavera erano state denunciate 13 persone, scoperte dopo che alla truffa avevano abboccato 18 trentini del basso sarca. D.E.













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