Truffa e rapina anziane fingendosi amico dei figli

Denunciato un giovane: a chi non cade nel tranello, strappa l’orologio dal polso. Vittime una donna di 88 anni e una di 75. Ma le indagini della Polizia proseguono


di Paolo Tagliente


ROVERETO. «Attenti, il nemico vi ascolta!» recitavano i manifesti affissi per le strade durante la seconda guerra mondiale, per evitare che notizie sensibili finissero in mano alle spie delle nazioni ostili. Un perentorio invito al silenzio che è bene rinnovare anche ai giorni nostri perché il nemico ha solo cambiato volto, diventando ancora più subdolo e odioso. Si tratta dei truffatori, delinquenti professionisti che, al supermercato piuttosto che al bar, si avvicinano alle persone impegnate in innocenti conversazioni, carpiscono qualche dato sui familiari delle potenziali vittime e poi li utilizzano per raggirarle. Tecnica che, purtroppo, trova nelle persone anziane i soggetti ideali su cui essere applicata. Ed entrambe anziane sono le vittime di due sconcertanti e distinti episodi, avvenuti in città lo scorso novembre. La prima è nata nel 1926 e una mattina di inizio novembre è stata avvicinata da un uomo in auto in pieno centro: lo sconosciuto l'ha salutata e s'è presentato come un amico della nipote, di cui ha anche fatto il nome. E la signora, una nipote con quel nome ce l'ha davvero. Ma non è finita: il delinquente spiega di avere un bonifico da 18mila euro a favore della figlia dell'anziana e che, in cambio, lei dovrà dargli 2mila e 400 euro. L’uomo conosce il nome della figlia e sa anche che la donna si trovava in ospedale dopo un incidente. Tutto vero. L'opera del mascalzone continua: dice di aver preso accordi proprio con la figlia della vittima e, quando quest'ultima si mostra titubante, prende il telefonino, fa un numero e lo passa all'anziana. Lo fa per ben due volte. Dall'altro capo una voce femminile e disturbata invita la “mamma” a eseguire gli ordini dello sconosciuto. Ma l'anziana, che ovviamente conosce bene la figlia, si insospettisce. Il truffatore capisce che è ora di tagliare la corda, ma prima riesce a sfilare un anello dalla mano della signora e, al termine di una breve colluttazione, ingrana la marcia e fugge. Il secondo episodio pochi giorni dopo. Un uomo in auto chiede informazioni ad una settantacinquenne roveretana. Lei risponde, ma poi lui le chiede l'ora e quando lei alza il braccio, le strappa dal polso l’orologio d'oro e fugge. Entrambe le donne hanno sporto denuncia al Commissariato, fornendo anche una descrizione del delinquente. In questi mesi, gli investigatori hanno lavorato alacremente e, anche grazie al contributo della Polizia locale, hanno identificato e denunciato un ventitreenne campano - L.S. le iniziali- residente in città per tentato furto e rapina (il primo caso) e rapina (il secondo). Ma gli inquirenti, coordinati dal dottor Sciamanna, stanno lavorando ancora e non è escluso che nei prossimi giorni ci siano novità. Nel frattempo invitano chi avesse subito truffe simili a contattarli.













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