Il denaro è stato consegnato ai carabinieri e quindi al Comune in attesa del proprietario

Trova 3.000 euro e li restituisce

Sei banconote da 500 euro raccolte da una giovane a Lizzana



ROVERETO. Alzi la mano chi si sarebbe comportato come lei. Pochi, vero? Eppure di gente onesta ce n'è ancora e anche tra i giovani a dispetto di critiche e accuse che piovono nei loro confronti da una parte e dall'altra. Perché non capita tutti i giorni che qualcuno trovi 3.000 euro in contanti per strada e soprattutto non se le intaschi, ma li consegni ai carabinieri. E la notizia sorprende ancora di più perché la protagonista è una ragazza di vent'anni, una studentessa alla quale presumibilmente la somma avrebbe fatto comodo, non fosse altro per pagarsi gli studi universitari.  Lei ha vent'anni, è della Valle di Ledro ed è studentessa universitaria a Rovereto. L'altra mattina, mentre si trovava in piazza a Lizzana, ha visto per terra sei banconote da 500 euro. Non ci crede nemmeno lei: che siano false? Comunque le ha raccolte e, dopo aver verificato che erano vere, è andata alla caserma dei carabinieri per consegnarle senza essere nemmeno stata sfiorata dall'idea di tenerle per sé.  Chi può aver perso 3.000 euro in contanti? Probabilmente qualche cliente che aveva appena prelevato alla Cassa rurale di Lizzana che in piazza ha proprio la sede. Denaro che forse serviva come acconto per acquistare un'automobile, per pagare dei lavori, per... chissà quale motivo visto il taglio (inusuale) da 500 euro delle banconote smarrite e ritrovate.  Che fine hanno fatto quei sei bigliettoni viola? Come prevede la legge sono state consegnate in Comune perché venga segnalato, attraverso la pubblicazione all'albo pretorio, il loro ritrovamento. Trascorso un anno dall'ultima data di pubblicazione senza che qualcuno si sia presentato verranno consegnate alla giovane che le ha ritrovate. Ma chi può dimostrare di aver perso quel denaro visto che il denaro è al portatore? Il vero problema è questo: dimostrare di essere i legittimi proprietari delle banconote. Sicuramente non sarà facile, a meno che chi ha prelevato il denaro, e qui non ci sarebbero contestazioni, si sia segnato prima di uscire dalla banca il numero di serie in modo da fornire la prova che sono effettivamente sue. E così alla giovane studentessa non rimane che attendere un anno, nella speranza che siano ancora senza padrone. (g.r.)

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