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Trento, trovata una siringa davanti alle elementari

All’entrata delle «Schmid» di Cristo Re, lo spiacevole ritrovamento. La dirigente Pasqualin: «Episodi di inciviltà, diffusi purtroppo in città»


di Sandra Mattei


TRENTO. Il tentativo di rendere più vivibile via Lavisotto, con la realizzazione di aiuole e aree verdi intorno alle scuole (qui si trovano le elementari Schmid, ma anche la scuola materna e l’asilo nido) c’è stato. Niente da dire. Purtroppo però si tratta di una strada periferica, molto frequentata in corrispondenza degli orari di entrata ed uscita degli alunni da scuola, per poi diventare una zona poco battuta. Succede così che si trovino anche in prossimità delle scuole oggetti poco edificanti, segno dell’inciviltà e di pratiche illegali.

È successo anche ieri: davanti all’entrata delle Schmid, all’orario di apertura, è stata trovata una siringa. Una scoperta, per i genitori che accompagnano i bambini a scuola, alquanto sgradevole. E non si tratta di un episodio isolato, visto che già in passato ce ne siamo occupati. Subito, sul gruppo whatsapp utilizzato per comunicazioni riguardanti l’attività scolastica, è stata diffusa la notizia del ritrovamento della siringa, con scambio di informazioni da parte di genitori allarmati per questa brutta scoperta. Del fatto è stata informata anche la dirigente dell’istituto comprensivo Trento 6, Paola Pasqualin.

«Sì, - conferma la dirigente- sono stata avvertita del ritrovamento della siringa, anche se trovandosi nell’aiuola all’esterno della scuola, non spetta a me fare la segnalazione alle forze dell’ordine ed al Comune. Se sono preoccupata? Sì, non tanto per il fatto della siringa in sé, ma per un discorso di inciviltà che più in generale si riscontra anche in altre parti della città. Lo spaccio ed il consumo di droga non è limitato a questa zona, penso ai problemi di piazza Santa Maria Maggiore e della Portela. Per questo ritengo che sia un problema che riguarda la comunità nel suo complesso, sul quale cerchiamo di coinvolgere gli alunni con l’educazione ambientale, ma anche i genitori. C’è purtroppo da segnalare che anche da parte loro, qualche volta, non si rispettino le regole. Più volte, infatti, è stato infranto il divieto di passaggio delle auto in corrispondenza dell’orario di entrata ed uscita degli alunni e sono stata costretta a segnalare tali comportamenti alla polizia municipale. Mi auguro che alla denuncia di tali episodi ci sia un maggiore controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine».













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