L’INIZIATIVA

Trento, successo per i musei a ingresso gratuito: cartello di “tutto esaurito” al Muse

C’era l’unico obbligo della prenotazione online e in poco tempo si è raggiunto il “sold out”


di Claudio Libera


TRENTO. Oggi, domenica 2 maggio, come accadeva prima della pandemia e come concesso con la nuova normativa nazionale seguita dal decreto legge, i musei trentini pubblici ed in convenzione sono stati e lo saranno sino alla chiusura ad ingresso gratuito. Con l’unico obbligo della prenotazione online. Così, il Muse, già a metà mattina e come anticipato on line, ha esposto il cartello del tutto esaurito. Apposto all’ingresso sud, sbarrato dal nastro bianco rosso.

Accesso solo dal lato nord per chi era munito della preziosa mail di conferma dell’avvenuta prenotazione con tanto di data e naturalmente di orario. Infatti le visite si svolgono per piccoli gruppi – se non composti da familiari – accompagnati dalle guide.

“Occhio! Siamo aperti!”. Così, dopo oltre due mesi di stop, il Muse dal 27 aprile, ha riaperto le sue porte ai visitatori dal martedì alla domenica, con visite guidate e su prenotazione. Tra le novità, speciali tour alla scoperta del regno artistico-vegetale di “Tree Time - Arte e scienza per una nuova alleanza con la natura”, la grande mostra dedicata al rapporto tra umanità e foreste e realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna di Torino. Ultimi giorni, a Palazzo delle Albere, per immergersi nelle foreste “catturate” dalle lente di Maurizio Galimberti.

Al museo, almeno in questa prima fase di riapertura, si può accedere solo su prenotazione al numero 0461 270391 o via email all'indirizzo prenotazioni@muse.it, con visite guidate per gruppi di un massimo di 15 persone alle ore 10, 14 e 16. Una modalità già sperimentata a inizio 2021 e particolarmente apprezzata dagli utenti: in pochi, con una guida dedicata, l'esperienza di visita si caratterizza per una riscoperta lenta e intima del museo scientifico disegnato da Renzo Piano. Sei piani di pura meraviglia, dedicati alla natura alpina, all'origine della vita, all'innovazione e alla sostenibilità, che non smetteranno di stupire anche grazie al percorso multisensoriale di “Tree Time - Arte e scienza per una nuova alleanza con la natura”, la grande mostra dedicata agli ecosistemi vegetali inaugurata lo scorso ottobre ma subito chiusa nel rispetto delle misure anti-Covid. Prorogata fino al 30 settembre, la mostra - un viaggio immersivo tra le fotografie, le sculture e le visioni di 20 artisti nazionali e internazionali - sarà visitabile nei fine settimana, dal venerdì alla domenica alle 15, attraverso speciali approfondimenti tematici in compagnia dagli esperti del Muse (prenotazione telefonica o via email).

Rimanendo tra i giganti dei nostri boschi, c’è tempo fino al 16 maggio per visitare a Palazzo delle Albere, polo Scienza e Filosofia del Muse, gli scatti di

“Forest Frame - La foresta tra sogno e realtà”, a cura del fotografo di fama internazionale Maurizio Galimberti. L'accesso all'antica dimora dei principi vescovi di Trento è libero, dal martedì alla domenica, con orario 10-18.

Anche i castelli del Trentino riaperti dal 26 aprile, oggi sono ad ingresso libero. La riapertura è permessa dalle nuove norme che regolano la zona gialla in Trentino ma c'è di più: per dare la possibilità a tutti i cittadini di fruire nuovamente degli spazi della cultura dopo il lungo periodo di restrizioni la Giunta provinciale ha deciso di ripristinare, per il mese di maggio, la prima domenica ad ingresso libero. Occorre però, come previsto dalle norme, prenotare in anticipo telefonicamente oppure attraverso le piattaforme online dei singoli musei.

Sono ad ingresso libero il Castello del Buonconsiglio – letteralmente preso d’assalto anche nei suoi giardini - , Castel Thun, Castel Beseno, il Mart, il Muse, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, il Museo Retico di Sanzeno, il Museo delle Palafitte di Fiavè, il Museo delle Palafitte di Ledro, il Museo Geologico di Predazzo, la Galleria Civica e lo Spazio Archeologico Sotterraneo a Trento.

Per quanto concerne invece il Museo Diocesano Tridentino, l’apertura sarà alle 17.30 di mercoledì 5 maggio con la mostra “Guido Pajetta. Diario intimo”.

La mostra aprirà al pubblico con una breve cerimonia inaugurale e da giovedì 6 maggio con il consueto orario del Museo, che prevede la chiusura settimanale al martedì. La mostra è interamente dedicata al pittore milanese Guido Pajetta (1898-1987), un artista poco noto al grande pubblico ma di primissimo piano nel panorama artistico del Novecento. Figura originale e complessa, Pajetta ha attraversato quasi interamente il secolo scorso, incontrandone gli stili e i personaggi più importanti, ma rimanendo sostanzialmente libero da etichette nella sua indagine artistica. È piuttosto un artista che dipinge mosso dal proprio inconscio, dalle proprie inquietudini, dal proprio istinto e dai propri demoni. L'esposizione, curata da Paolo Biscottini, prosegue idealmente l’opera di valorizzazione della figura di Pajetta iniziata con la mostra organizzata a Palazzo Reale, a Milano, nel 2019, un evento che ha raccolto un grande successo di pubblico e di critica. Nella rassegna milanese, tuttavia, era stato volutamente trascurato un aspetto essenziale del percorso artistico e umano di Pajetta: la sua ricerca nel sacro. Questo specifico ambito della sua ricca produzione pittorica trova ora spazio nell’esposizione di Trento, che focalizza l’attenzione del visitatore sulle opere di Pajetta legate a tematiche sacre ed in particolare cristologiche. Con questa mostra il Museo Diocesano Tridentino prosegue il percorso di riflessione sul tema dell’arte sacra contemporanea avviato con l’iniziativa Sguardi trentini sul Novecento, promossa per valorizzare la raccolta di arte contemporanea custodita nelle sue collezioni. L’esposizione dedicata a Pajetta esce dai confini territoriali e allargare lo sguardo su un importante artista del Novecento Italiano.

Arrivando al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Mattarello, la riapertura al pubblico sarà martedì 4 maggio, poi l’orario rimarrà sempre dal martedì alla domenica, 10-18. Con un nuovo percorso virtuale, “Un viaggio nella storia dell’Aeronautica Italiana: Storie di aerei e di piloti”. Il Museo espone la prima collezione aeronautica al mondo, costituita negli anni Venti del Novecento. Sin dai suoi primi anni di attività, Gianni Caproni decise di conservare all’interno delle sue officine alcuni fra i suoi aerei più importanti, anziché procedere alla loro dismissione e al riutilizzo dei materiali per altre costruzioni. Questa scelta, nel 1927, maturò nella fondazione del Museo a Taliedo, in provincia di Milano. La sua sede a Trento fu inaugurata nel 1992. Dal 1° luglio 2019 la gestione del Museo è stata affidata alla Fondazione Museo storico del Trentino.













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