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Trento, salta la notte bianca dell’Epifania

Prevedeva mercatini e negozi aperti sino alle due: se ne riparlerà


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Non si farà la notte bianca dell’Epifania. La maggioranza ieri sera, nella seduta fiume in cui si è votato il bilancio dell’amministrazione Andreatta, ha respinto l’ordine del giorno che aveva come primo firmatario il consiliere della Civica per Trento Fabrizio Guastamacchia. L’idea qual era? Quella di prolungare l’apertura di mercatini e negozi sino alle due nella notte dell’Epifania, una sorte di clone della notte bianca in format estivo che è ormai un classico delle Feste Vigiliane: «Sì questa era l’idea che ci aveva mossi, partita dai social e condivisa anche dalla maggioranza. Anche l’assessore alle attività economiche Roberto Stanchina era parso convinto della bontà della nostra idea. Ma poi la freddezza delle associazioni dei commercianti - e probabilmente anche la ristrettezza dei tempi - non lo hanno più visto tanto sicuro».

Ma la politica è l’arte del compromesso, e per non deludere nessuno, anche la notte bianca invernale non è proprio morta, ma messa (visto il clima rigido) nel congelatore.Ecco ancora Guastamacchia: «La versione zero, quella di prova verrò comunque realizzata nei prossimi mesi. Si è detto entro marzo. Mentre una vera e propria notte bianca invernale verrà, questa è l’assicurazione della giunta, inserita nel programma organico del natale del anno prossimo». Insomma una frenata, e si vedrà se a marzo, senza più il mercatino ed i palchi del capodannosarà possibile mettere in campo tutto l’ambaradan. L’anno prossimo? Lontano...













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