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Trento, rievade dai domiciliari e va ancora a rubare

A distanza di pochi giorni di nuovo in manette un trentacinquenne del capoluogo. Una settimana fa il furto di un televisore, venerdì è toccato a un pc da Vobis



TRENTO. Ha lasciato i domiciliari, si è recato in un negozio e ha rubato un computer portatile. Potrebbe sembrare una notizia come tante, se non fosse che il protagonista della vicenda, un trentacinquenne trentino con una lunga lista di precedenti e problemi di tossicodipendenza, aveva fatto la stessa cosa poco più di una settimana fa.

Anche in quel caso, non aveva resistito alla tentazione di uscire di casa, dove il giudice gli aveva imposto di rimanere, e si era recato al Superstore e si era impossessato di un televisore del valore di 299 euro. Poi aveva tentato di allontanarsi dal supermercato, ma non era sfuggito allo sguardo di una commessa, che aveva subito chiamato la polizia.

Questo era successo mercoledì 25 novembre e, il giorno successivo, l’uomo era stato processato con rito direttissimo, condannato per furto ed evasione: il giudice gli aveva nuovamente concesso gli arresti domiciliari e lui, con una pena più pesante sulle spalle, era tornato alla sua abitazione. E lì è rimasto fino a l’altro ieri quando ha deciso di abbandonare casa e di recarsi da Vobis, in via Brennero, dove il trentacinquenne ha ripetuto la stessa cosa fatta al Superstore la settimana scorsa: è entrato nel punto vendita, ha gironzolato un po’ tra gli scaffali con un atteggiamento che non poteva non insospettire il personale, e alla fine ha afferrato un computer portatile, cercando poi di raggiungere l’uscita.

Un goffo tentativo di furto che, com’era prevedibile, si è concluso di nuovo con il fermo dell’uomo da parte dei commessi del negozio e con la successiva richiesta d’intervento di una volante della questura di Trento.

Gli agenti hanno subito riconosciuto il giovane e capito cos’era accaduto ancora prima che i responsabili di Vobis ricostruissero le fasi del maldestro furto. Ai polsi del trentino sono di nuovo scattate le manette e ora dovrà rispondere nuovamente del reato di evasione e di quello di furto.

Attenderà l’ennesimo processo con rito direttissimo, che probabilmente sarà celebrato domani in tribunale a Trento, nel carcere di Spini di Gardolo.













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