Trento, ricatta cliente accusata di furtoArrestato direttore di supermercato

La donna è stata fermata alla cassa della Famiglia cooperativa di Mori dal direttore, cinquantenne, perché sospettata di aver sottratto una busta di prosciutto senza pagarla. Per non chiamare i carabinieri l'uomo le ha chiesto di versare 2.000 euro



MORI. Per dimenticarsi di un taccheggio subìto da una donna alla Famiglia Cooperativa avrebbe chiesto all’interessata duemila euro, più altri 350. Lei invece lo ha denunciato per estorsione ed ora Giorgio De Franceschi, direttore del supermercato di Mori, è ai domiciliari.

I fatti sono stati spiegati ieri dal comandante della compagnia dei carabinieri di Rovereto, che lunedì ha arrestato De Franceschi, 51 anni, dopo che la donna, d’accordo con i militari, gli aveva consegnato una busta con 350 euro in contanti, la presunta ultima tranche del ricatto.

L’11 agosto scorso una donna di Mori di 54 anni, Paola Lorenzini, era stata sorpresa dal direttore quando era già uscita dal negozio di via Marconi (la ex statale che attraversa la borgata). Nella borsa la signora aveva del prosciutto che non era stato battuto dalla cassiera.

La donna si sarebbe giustificata dicendo di essersene dimenticata. De Franceschi avrebbe minacciato di chiamare i carabinieri per sporgere la denuncia, ma poi avrebbe promesso alla donna il proprio silenzio sull’accaduto. In cambio di duemila euro. La donna, temendo per la propria reputazione, avrebbe accettato e avrebbe versato subito mille euro, con una duplice strisciata da 500 euro della carta di credito alla cassa della Coop.

Di più non era possibile pagare, così la donna aveva promesso di tornare per il saldo. Secondo la donna, altri mille euro sarebbero stati consegnati in contanti a De Franceschi, il quale però non ha confermato la circostanza. A questo punto, secondo il racconto della Lorenzini, De Franceschi le avrebbe chiesto altri 350 euro, giustificandoli come spese per cancellare le riprese video in cui si vede la donna nascondere il prosciutto nella borsa.

Lei si è rivolta ai carabinieri, che hanno informato il procuratore capo Rodrigo Merlo, il quale ha disposto una trappola per incastrare il direttore: lunedì la donna ha incontrato Di Francesco e gli ha consegnato una busta con 350 euro in banconote segnate in precedenza dai carabinieri. Appena uscita, i militari hanno arrestato il direttore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano