Trento, problemi con il digitale terrestre: in 400 chiedono i danni alla Rai

In molte zone del Trentino il passaggio dalla televisione analogica al digitale terrestre non è stato indolore e la Federconsumatori del Trentino intende chiedere un risarcimento per i disagi subiti



 TRENTO. In molte zone del Trentino il passaggio dalla televisione analogica al digitale terrestre non è stato indolore e la Federconsumatori del Trentino intende chiedere un risarcimento per i disagi subiti. Una diffida è già stata inviata, in gennaio, alla Rai di Roma e a breve la Federconsumatori invierà all’Autorithy delle Comunicazioni anche un’istanza firmata già da 400 utenti, per vedere sanzionato il comportamento dell’azienda Rai che, con i problemi causati dallo switch off, avrebbe interrotto un pubblico servizio. Le zone che soffrono maggiori disagi sono Rovereto, il Basso Sarca, Tione e la valle dei Laghi, dove pare che la Rai trasmetta a basse frequenze per risparmiare denaro, ma anche la città di Trento.
 Un’altra questione ancora in sospeso è l’imposizione dell’Iva al 10 percento sulla tassa dei rifiuti (la Tia) che i Comuni trentini continuano a richiedere ai censiti, ignorando quanto stabilito dalla Corte Costituzionale nel luglio 2009. La Federconsumatori del Trentino, assistita dall’avvocato Barbara Maseri, ha annunciato ieri l’imminente presentazione di un ricorso al tribunale di Trento per ottenere la restituzione del dovuto ai cittadini e, ancora più importante, un’azione inibitoria che impedisca ai comuni di continuare ad applicare l’Iva sulla Tia. Ad oggi, un cittadino potrebbe chiedere la restituzione della percentuale versata sulla tariffa del 2008 e del 2009, una somma dai 50 ai 60 euro (da moltiplicare per 203 mila utenti). «Il Consorzio dei comuni dà indicazioni diverse dalle nostre e da quelle dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) - spiega Pasquale de Matthaeis, responsabile di Federconsumatori - suggerendo alle amministrazioni di applicare ancora l’Iva sulla Tia, fin tanto che non si arriverà ad una sentenza di condanna». La richiesta di rimborso (con le ricevute di pagamento) va consegnata nell’assemblea generale convocata dalla Federconsumatori per il 7 maggio, alle ore 15 in via Muredei













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