Trento, in casa avevano fucili illegaliDenunciate due donne

Perquisizione dei carabinieri a Vigolo Baselga: spuntano una carabina con cannocchiale e un fucile monocanna



TRENTO. Cosa avessero intenzione di fare con quelle armi non è ancora chiaro. Di sicuro c’è che la carabina con cannocchiale e il fucile monocanna trovati a casa loro dai carabinieri di Vezzano sono stati fonte di guai.
 Non stiamo parlando di bracconieri e nemmeno di appassionati di armi, ma di due donne sulla quarantina che martedì hanno ricevuto la visita dei carabinieri nell’abitazione di Vigolo Baselga in cui abitano. I militari dovevano fare una perquisizione domiciliare, ma non si aspettavano certo di trovare armi da fuoco detenute illegalmente. L’operazione, infatti, era stata programmata nell’ambito di un’altra indagine e i militari di Vezzano la stavano eseguendo su delega dell’autorità giudiziaria. Il perché e per conto di chi non è dato saperlo, visto che su questi aspetti gli uomini della Benemerita mantengono il più stretto riserbo. Di sicuro, su quel fronte, le ricerche non hanno dato alcun esito.
 Ma le sorprese non sono mancate perché durante la stessa perquisizione sono saltati fuori i due fucili, che non solo non erano stati regolarmente denunciati, come prevede la legge, ma che da una prima sommaria verifica sono risultati di provenienza assai misteriosa.
 Le due donne - una del posto, l’altra di origine lombarda - avrebbero affermato di averle acquistate da un conoscente e poi di essersi dimenticate di espletare le necessarie pratiche burocratiche, ma i dati in possesso dei militari sarebbero altri e, per questo, sono ancora in corso delle verifiche.
 Per ora, nei guai, sono finite solo le due donne, denunciate a piede libero per detenzione abusiva di armi, ma non è escluso che nelle prossime ore altri provvedimento possano interessare terze persone. Facile intuire che potrebbe trattarsi della persona che ha venduto o ceduto loro il fucile e la carabina













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