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Trento, doppio appuntamento a teatro con Antonio Rezza e Flavia Mastrella

Stagione regionale contemporanea: la coppia in scena giovedì 22 e venerdì 23 febbraio a SanbàPolis



TRENTO. La Stagione Regionale Contemporanea, programmata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano, prosegue con un doppio appuntamento caratterizzato dall’incredibile talento della coppia formata da Antonio Rezza e Flavia Mastrella.  
I due artisti, tra i più innovativi e sperimentali in Italia, premiati nel 2018 con il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale Teatro di Venezia, saranno protagonisti al Teatro SanbàPolis di Trento giovedì 22 e venerdì 23 febbraio con due loro creazioni: Pitecus e Hybris.
Si comincia giovedì 22 febbraio con Pitecus, uno tra i primi lavori di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Uno spettacolo che analizza il rapporto tra l'uomo e le sue perversioni: laureati, sfaticati, giovani e disperati alla ricerca di un’occasione che ne accresca le tasche e la fama, pluridecorati alla moralità che speculano sulle disgrazie altrui, vecchi in cerca di un'identità che li aiuti ad ammazzare il tempo prima che il tempo ammazzi loro, persone che tirano avanti una vita ormai abitudinaria, individui che vendono il proprio corpo in cambio di un benessere puramente materiale, esseri che viaggiano per arricchire competenze culturali esteriori e superficiali. 
Pitecus racconta storie di tanti personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato: stracci di realtà si susseguono senza filo conduttore, sublimi cattiverie rendono comici ed aggressivi anche argomenti delicati. Non esistono rappresentazioni positive, ognuno si accontenta, tutti si sentono vittime, lavorano per nascondersi, comprano sentimenti e dignità, non amano, creano piattume e disservizio.
I personaggi sul palco sono brutti somaticamente ed interiormente, sprigionano qualunquismo a pieni pori, sprofondano nell'anonimato ma, grazie al loro narcisismo, sono convinti di essere originali, contemporanei e, nei casi più sfacciati, avanguardisti. Parlano un dialetto misto, sono molto colorati, si muovono nervosi e, attraverso la recitazione, assumono forme mitiche e caricaturali, quasi fumettistiche.
Il giorno successivo, venerdì 23 febbraio, andrà invece in scena il loro ultimo spettacolo teatrale dal titolo Hybris, un lavoro ontologico-umoristico, delirante-realista, psicanalitico-lunare e lunatico. Rinchiuso in un rettangolo dai lati solo disegnati in terra e quindi sempre valicabili, suggerisce un ambiente frigorifero per la conservazione della specie, dotato di qualche confort per i periodi di lunga reclusione, aperto agli infiniti dell’abiezione e della risata, del paradosso e dell’accelerazione stratosferica e incontenibile, del tormentone e dello sguardo antropologico. 
"Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? La porta…perché solo così ci si allontana. Ognuno perde l’orientamento, la certezza di essere in un luogo, perde il suo regno così in terra e non in cielo. L’uomo fa il verso alla belva. Che lui stesso rappresenta. Senza rancore. La porta ha perso la stanza e il suo significato, apre sul nulla e chiude sul nulla. Divide quello che non c’è… intorno un ambiente asettico fatto di bagliori. – spiegano i due artisti - L’essere è prigioniero del corpo, fascinato dall’onnipotenza della sua immagine trasforma il suo aspetto per raggiungere la bellezza immobile e silente che tanto gli è cara. Le gabbie naturali imposte dal mondo legiferano della nascita, della crescita e della cultura, ma la morte è come al solito insabbiata; ai bambolotti queste cose sembrano inutili sofferenze, anche volgarità".
In Hybris, Antonio Rezza sarà affiancato sul palco da Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli, Cristina Maccioni.
Prossimi appuntamenti
La Stagione Regionale Contemporanea proseguirà martedì 27 febbraio al Teatro Cuminetti di Trento con la prima regionale de L’Eterno marito, spettacolo tratto dal romanzo di Dostoevskij, con il libero adattamento di Davide Carnevali. Una co-produzione TrentoSpettacoli, Lab121, Teatro Franco Parenti. Info: biglietti disponibili in prevendita online su www.boxol.it/centrosantachiara/it o alle biglietterie dell’Auditorium S. Chiara e del teatro Sociale.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it o chiamare il n. verde 800013952. C.L.













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