l'inchiesta

Trentino Trasporti svende i bus a Trotta

Tre pulmini ecologici costati 900mila euro sono stati messi in vendita a 4.500 euro. Uno ha percorso solo 6.300 chilometri


Luca Pianesi


TRENTO. Tre pulmini costati 900 mila euro, messi in vendita da Trentino trasporti, dopo aver percorso poche migliaia di chilometri, a 4.500 euro. E chi li compra? Due finiscono a Trotta, la ditta romana, al centro di svariate inchieste del Trentino, che nello scorso inverno aveva gestito lo skibus proprio per Trentino trasporti causando molteplici disservizi agli utenti e alla stessa azienda provinciale. Sembra uno scherzo, una forzatura, un'esagerazione. E invece no. E' la incredibile realtà che abbiamo avuto modo di verificare dopo la segnalazione di un lettore giunta alla nostra mail trasporti@giornaletrentino.it dedicata ai disservizi dei trasporti in provincia.

I pulmini in questione sono tre Irisbus Europolis ecologici (dei mezzi ibridi a diesel ed energia elettrica) comprati uno nel 2001, uno nel 2002 e l’ultimo nel 2004, da Trentino trasporti nell’ambito di un progetto europeo di sviluppo di queste tecnologie. Costo totale dell’operazione circa 870 mila euro (al lordo dei contributi europei, infatti, il primo era costato 570 milioni di lire, il secondo 291.750 euro, il terzo 292.500 euro). Tanti soldi che si sono tradotti in circa 70 mila chilometri percorsi (pochi anche per un’automobile, pochissimi per tre autobus urbani). Stando, infatti, alla segnalazione del nostro lettore il primo autobus sarebbe stato usato per 45.000 chilometri, il secondo per 25.000 e il terzo, in 10 anni, avrebbe percorso 6.300 chilometri. Noi abbiamo potuto verificare solo il chilometraggio di quest'ultimo mezzo che è ancora parcheggiato nella rimessa di Trentino trasporti di via Innsbruck, in quanto unico, tra i tre pulmini, rimasto invenduto all'ultima asta pubblica dell’azienda provinciale. E come si può vedere dalla foto a lato il lettore aveva ragione: il contachilometri dell’autobus segna, effettivamente, 6.353 Km percorsi. A fianco si possono leggere la targa, CJ827MG, e il numero di matricola dell’autobus, la 73. Due dettagli di non poco conto che ci hanno permesso di identificare con certezza il mezzo. Trentino trasporti, infatti, nella gara d’appalto ha, misteriosamente, affiancato alla targa CJ827MG (e ai suoi due pulmini “gemelli” più “anziani”) il numero di lotto 83 (e agli altri due, che erano le matricole 71 e 72, l'81 e l'82) mescolando, di fatto, le carte. Se a questo si aggiunge che le targhe esterne sono state (come da normativa) rimosse solo una foto e la targhetta interna dell'autobus ci hanno permesso di rintracciare, con certezza, il mezzo.

Un autobus, quindi, costato 292.500 euro, utilizzato solo per 6.300 chilometri da Trentino trasporti e venduto a un prezzo d’asta di 1.500 euro. Come mai? Una risposta, indiretta, l’aveva data l’assessore Mauro Gilmozzi in consiglio provinciale il 16 aprile di quest’anno replicando a un’interrogazione della Lega Nord. In quell’occasione l’assessore ai trasporti aveva definito quei tre Irisbus Europolis sperimentali «oggetto di frequenti avarie e necessitanti di continui interventi di riparazione durante l’esercizio». E aggiungeva sconsigliandone l’utilizzo: «Non risultano di fatto convenientemente reimpiegabili in servizio». Ma mentre li bollava come inservibili Trentino trasporti li rimetteva in vendita a un prezzo stracciato. Ed è così che i due pulmini più “anziani”, l'Europolis del 2001 e quello del 2002, sono finiti nelle mani di Trotta bus (per 1.700 euro il primo e 2000 euro il secondo). Risultato: quei due autobus disgraziati torneranno a fare servizio su strada, magari proprio sulle montagne trentine con lo skibus. Forse si poteva rinunciare a quel pugno di euro (3.700, lo 0,6% del loro costo) e lasciare le strade un po’ più sicure.













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