Trenta milioni per 150 nuovi autobus

La Provincia acquisterà 22 mezzi a metano. Gilmozzi: «Metà del parco circolante, risparmieremo 600 mila euro all’anno»



TRENTO. La Provincia stanzia 30 milioni, per i prossimi cinque anni, per acquistare 150 nuovi autobus. Lo stabilisce una delibera approvata ieri dalla giunta su proposta dell’assessore alle infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi, nella quale si approva la revisione del piano degli investimenti nel settore dei trasporti 2009-2013 tenendo conto delle previsioni della Finanziaria 2014. Inoltre sono stati previsti i nuovi investimenti per il prossimo quinquennio.

Nuovi autobus urbani. Si parte appunto con l’acquisto di 150 nuovi autobus che andranno a rinnovare il parco mezzi. «Una cifra molto significativa - ha sottolineato Gilmozzi - che dimostra la volontà della Provincia di investire in qualità». Una risposta indiretta anche ai casi emersi negli ultimi mesi (via via rivelati dal Trentino) che hanno investito il settore dei trasporti in provincia, con gli scandali taxibus e skibus e relative polemiche sulla sicurezza.

Già nel 2015 - ha annunciato ieri l’assessore - è prevista una prima fornitura di 22 autobus a metano, con la quale la flotta a metano per il trasporto urbano di Trento raggiungerà i 60 mezzi (30 esistenti più 8 arrivati questo mese), ossia la metà del parco autobus circolante. «In questo modo - ha sottolineato Gilmozzi - otterremo economie di spesa quantificabili in circa 600 mila euro all’anno, considerato un costo chilometrico pari a 0,30 euro per il metano a fronte di 0,60 euro per il diesel».

E una parte del risparmio arriverà anche dallo spostamento - atteso da anni - della rimessa dei mezzi urbani dall’attuale sede di via Marconi ai Solteri (sull’area ex Atesina che sarà così restituita al quartiere per nuovi utilizzi) alla sede di Trentino Trasporti di via Innsbruck, a Spini di Gardolo, dov’è presente il distributore aziendale del metano.

Con il rinnovamento dei propri autobus la Provincia potrà dismettere una quota di mezzi che saranno messi sul mercato e potrebbero consentiranno anche alle ditte di trasporto private di adeguare il proprio parco circolante ormai datato. Sarebbe questo un primo passo per imporre anche ai privati il vincolo dei 15 anni come età massima dei mezzi, un vincolo che esiste già nel vicino Alto Adige. La vetustà è uno dei problemi più volte sollevati. E già mesi fa proprio la Provincia aveva depositato in Procura una segnalazione per inadempienze da parte di alcune ditte sui servizi commissionati al Consorzio trentino autonoleggiatori. Scorrettezze di pochi che vanno a mettere a rischio la sicurezza e a danneggiare la credibilità dell’intero settore.

Investimenti. Sempre nella delibera approvata ieri la giunta ha stabilito di trasferire a Trentino Trasporti spa la competenza sulla realizzazione e gestione di due importanti opere. La prima è il collegamento con funicolare San Martino di Castrozza- Passo Rolle (spesa prevista di 38 milioni di euro), opera sulla quale l’assessore ha ribadito: «Dovremo trovare un’intesa con gli operatori per la prospettiva di rilancio dell’area». L’altro investimento è l’interrramento della ferrovia Trento Malé con lo spostamento della stazione di Lavis, inizialmente previsto dal piano della viabilità e ora stralciato per essere dirottato tra gli interventi in carico a Trentino Trasporti (costo 24 milioni).

Treni Minuetto. Sono inoltre stati programmati interventi di adeguamento del sito per i treni Minuetto (3.290.000 euro); questo intervento serve per le operazioni di manutenzione che derivano dalla gestione delle corse sulla linea della Valsugana.

Manutenzione. Sempre alla voce manutenzione, la giunta ha programmato una serie di interventi relativi a manutenzioni straordinarie di sedi e impianti (valore 1.110.000 euro) e manutenzioni di infrastrutture e materiale rotabile ferroviario (per complessivi 3.480.000 euro.

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