il caso

Terrorismo, sei jihadisti a giudizio

Tra loro il mullah Krekar, considerato l’ispiratore della “cellula meranese”. Il processo il 13 marzo



TRENTO. Sei presunti jihadisti della cellula terroristica meranese sono stati rinviati a giudizio ieri dal gup Michele Cuccaro su richiesta dei pm Ognibene e Profiti. Tra loro anche il mullah Krekar (nella foto), considerato punto di riferimento e di “ispirazione” del gruppo. Il processo è stato fissato per il 13 marzo in Corte d’assise a Bolzano.

Nel maggio scorso erano arrivate le prime quattro condanne: sei anni per Abdul Rahman Nauroz, 4 anni per Eldin Hodza, Abdula Salih Ali e Hasan Saman Jalal. Così aveva deciso il gip Marco La Ganga per i quattro curdi bolzanini a processo per associazione con finalità di terrorismo con l'aggravante del carattere della transnazionalità. Una condanna in abbreviato che aveva accolto in pieno le richieste dell'accusa e che prevedeva anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Nauroz (considerato il capo) e per «soli» cinque anni per gli altri tre.

L'indagine dei Ros riguardava un gruppo composto da 17 persone che, secondo l'accusa, si sarebbe «associato in una struttura transnazionale, confessionale, radicale e fondamentalista chiamata Rawti Shax o Didi Nwe (“Il nuovo corso» o «Verso la montagna”) con la finalità di terrorismo internazionale e con l'obiettivo finale di rovesciare il governo del Kurdistan per sostituirlo con uno stato teocratico fondato sull'applicazione della sharia islamica»













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