psicodramma dem

Terremoto nel Pd. Ora tutti chiedono le dimissioni di Robol

La sua autocandidatura a Rovereto spiazza il partito. Lunedì l’assemblea: si va verso un direttorio e un portavoce


di Paolo Mantovan


TRENTO. Le nuove avventure di questo Pd trentino superano anche la più brillante fantasia. Ieri mattina l’autocandidatura della segretaria provinciale del Pd Giulia Robol come sindaco di Rovereto - attraverso l’intervista di Chiara Bert sul Trentino - è riuscita a scatenare una serie di reazioni a catena, con un crescendo che ha portato, attorno a mezzogiorno, a dichiarazioni di sfiducia totale dell’operato della segretaria.

La mattinata è stata come una tempesta. Tutti i dirigenti del partito, gli amministratori e tutti coloro che sono impegnati in prima linea nel partito democratico sono stati travolti da telefonate e da richieste di chiarimenti. Il tenore degli sms o whatsapp erano anche banalmente dei punti interrogativi o delle sentenze tipo: “ma s’è bevuta il cervello?”. Sì, la reazione principale è stata di sconcerto.

E poiché le reazioni erano praticamente identiche per tutti, facessero parte dell’una o dell’altra corrente, più renziani o più appartenenti alla “ditta”, più pinteriani o più “kessleriani”, più catto-dem o più laico-dem, più pro-Olivi o più contro-Olivi, insomma essendo tutti decisamente sorpresi e assolutamente non condividendo la discesa in campo di Giulia Robol, la domanda successiva è stata: «Ma perché mai?». E si è quasi subito smontata l’ipotesi (che in realtà correva di bocca in bocca nei primi minuti) che ci fosse un accordo sotterraneo con Alessandro Olivi per un colpo di mano che potesse spiazzare tutti e richiamare come risolutore dei garbugli ossia deus ex machina proprio lui, il vicegovernatore Olivi, disponibile a sacrificarsi per la causa e a rimettere pace e stabilità candidandosi lui, sì lui, come sindaco di Rovereto. L’ipotesi è stata smentita da un semplice argomento, e cioè dalla Leopoldina appena andata in scena due giorni prima, alla Cavit, dove Olivi ha lanciato la sua ricetta per un Pd che rialzi la testa e si riprenda la Provincia nel 2018. Un discorso che lo vorrebbe proiettare molto più in là di una semplice candidatura a sindaco. E un discorso che ha anche, di fatto, archiviato e sfiduciato la segreteria Robol.

Che rimane allora della discesa in campo? Macerie. Le reazioni di ieri provenienti da tutte le aree del Pd sono state di sfiducia o di richiesta di dimissioni.

Alessio Manica, capogruppo del Pd in consiglio provinciale, ha sentenziato: «Un gesto solitario, che non ha alcun sostegno né a livello a provinciale né a Rovereto. Un gesto irresponsabile. E anche contraddittorio rispetto a quanto aveva deciso lei stessa 15 giorni prima, ovvero il sostegno a favore di Andrea Miorandi come candidato sindaco a Rovereto. Ha sconfessato il Pd trentino il Pd di Rovereto in un sol colpo, deve dimettersi in modo che il partito possa ricostruire una gestione unitaria per affrontare questi tre mesi verso le comunali».

Vanni Scalfi (che ha siglato l’accordo con Giulia Robol per la segreteria) ha parlato di iniziativa individuale e autoreferenziale che ha provocato una frattura insanabile, incolmabile, irreparabile. E Scalfi ha rimesso la sua delega agli enti locali per avviare il processo di sfiducia formale nei confronti della segretaria.

Il consigliere provinciale Luca Zeni ha lanciato un richiamo al senso di responsabilità da parte di tutti e la speranza di una rapida soluzione per ciò che riguarda la segreteria.

Elisa Filippi infine ha detto che si è trattato di un’uscita grave «perché la segretaria deve avere a cuore il bene dei cittadini e non mettere in campo mere ambizioni personali, un errore anche sotto il profilo politico perché la sua azione ha accreditato un avversario della coalizione (Valduga jr, ndr) come rappresentante di un polo della coalizione, cosa che invece non è».

E ora? Domani c’è l’assemblea del Pd. Tutti sembrano chiedere le dimissioni a Giulia Robol. L’ipotesi più probabile è una sorta di «direttorio» e di un portavoce verso le comunali.













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