Tentato omicidio, Bourogaa resta in cella

TRENTO. Convalidati arresto e custodia cautelare in carcere per Chokri Bourogaa, il tunisino di 40 anni che domenica sera, a Trento sud, ha aggredito la sua compagna. In carcere a Spini, l’uomo,...



TRENTO. Convalidati arresto e custodia cautelare in carcere per Chokri Bourogaa, il tunisino di 40 anni che domenica sera, a Trento sud, ha aggredito la sua compagna.

In carcere a Spini, l’uomo, clandestino, che ha infierito sul volto e sul corpo della compagna con una lametta e un coccio di bottiglia, è disperato. Un pianto senza fine, spiega il suo avvocato, Angelica Domenichelli. Un pianto convulso che ieri gli ha impedito di spiegare la propria posizione. Dal momento della sua detenzione, convalidata nelle scorse ore, il tunisino avrebbe detto solo poche parole. «Mi dispiace» ripeteva al suo avvocato, ribadendo più volte che lui non voleva uccidere la compagna. «Non volevo ucciderla», poi le lacrime, il dolore. Un uomo disperato, spiega ancora il suo avvocato. Ma lei, la compagna, ha il corpo coperto di bende, di cerotti, medicazioni. Sul viso, sulle mani, sulle braccia, i segni della lametta e del vetro di quella bottiglia spaccata nella furia e poi usata come arma. Domenica sera, a Trento sud, la rabbia del quarantenne sarebbe esplosa dopo un rifiuto. La compagna voleva troncare una relazione che ormai era impossibile portare avanti. L’uomo però, alla richiesta risoluta della donna, ha risposto con una aggressione. Avrebbe detto alla compagna «ti ammazzo» prima di infierire sulla donna che tentava di difendersi. Urla e dolore a svegliare il sonno quieto di una bambina, la figlia della coppia. E’ stata lei a dare l’allarme, a fermare i fendenti contro la madre. Ha chiamato i soccorsi mentre l’uomo scappava in fretta. Si è nascosto, il tunisino. Ha tentato di farlo in una cantina di via Marighetto. Le forze dell’ordine però lo hanno trovato subito. Lui, che indosso aveva ancora gli abiti sporchi di sangue, resta in carcere.













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