TRENTO

Tentato furto con tamponamento e inseguimento

Due minorenni forzano la porta dell’osteria San Rocco e l’allarme li fa scappare. Fermati e denunciati dalla polizia



TRENTO. L’allarme che suona nel cuore della notte, il tentativo (fallito) degli aspiranti ladri di scappare con una macchina rubata e poi la corsa verso la città, inseguiti dal quasi derubato. E per finire i due fuggitivi bloccati e denunciati dalla polizia. Tutto questo è successo fra sabato e domenica, fra Sardagna e via Brescia e i protagonisti sono due minorenni (uno trentino, uno di origine magrebina) che ora dovranno rispondere di furto. Sì perché addosso ai due gli agenti hanno trovato arnesi da scasso ma soprattutto delle monetine che erano state rubate al bar del Tridente. In particolare da una di quelle scatole che spesso si trovano vicino alla casse per raccogliere i soldi per i bisognosi. E si valuta, sempre a carico dei due, l’accusa per il possibile furto della macchina con la quale non sono riusciti a scappare. Ma andiamo con ordine. Sono le 4.30 di notte quando suona l’allarme all’osteria San Rocco di Sardagna. «Noi abitiamo al piano di sopra - racconta il gestore, Alessia Maiorana - e mi sono subito affacciata alla finestra e ho visto questi due che scappavano dopo aver cercato di forzare la porta. Sono saliti su una Polo ma evidentemente non erano avvezzi alla guida visto che hanno tamponato l’auto vicina. A questo punto sono scappati a piedi. Io ho subito chiamato la polizia mentre il mio compagno ha iniziato a correre dietro ai due». Un inseguimento a piedi verso la città mentre arrivava la polizia. Una pattuglia ha raccolto il racconto della donna, l’altra si è messa alla ricerca del due aspiranti ladri, rintracciati poi in via Brescia, a Piedicastello. Si tratta, come detto, di due minorenni che sono stati denunciati visto che addosso avevano non solo degli arnesi che possono essere utilizzati per forzare gli infissi, ma anche monete che erano state raccolte con l’intento di aiutare i meno fortunati. E poi c’è la questione della Polo rubata da chiarire e anche il tentativo di furto all’osteria stessa.

«L’allarme - spiega ancora Maiorana - l’abbiamo installato dopo i due furti che abbiamo subito a gennaio. Il primo il 19, il secondo il 23. Anche allora i malviventi avevano forzato la porta d’ingresso e se ne erano andati con dei pacchetti di sigarette, pochi euro lasciati nella cassa. Ah, sì anche delle bottiglie di Ferrari, avranno brindato alla nostra salute. Comunque dopo i due colpi abbiamo deciso di prendere l’allarme che è scattato subito, appena hanno spaccato il sensore magnetico. Direi che ha funzionato, ha fatto il suo. E voglio anche ringraziare la polizia per quello che hanno fatto. E ora speriamo di non rivivere più questa esperienza». (m.d.)

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