Taser ai vigili? Il consiglio comunale boccia la proposta

TRENTO. Il consiglio comunale ha bocciato ieri sera la proposta di dotare i vigili urbani del taser, la pistola elettrica che usa l'elettricità per paralizzare i movimenti del soggetto colpito...



TRENTO. Il consiglio comunale ha bocciato ieri sera la proposta di dotare i vigili urbani del taser, la pistola elettrica che usa l'elettricità per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. Una proposta presentata dalle minoranze di centrodestra con un ordine del giorno collegato al bilancio.

La possibilità di dotare la polizia locale del taser è prevista dal decreto sicurezza che prevede l’autonomia dei Comuni per la sperimentazione della pistola elettrica. I Comuni con più di 100mila abitanti, come Trento, potranno dotare due poliziotti municipali di armi comuni ad impulso elettrico, in via sperimentale per un periodo di sei mesi. Al termine del periodo, con proprio regolamento e a proprie spese, potranno assegnare l’arma ai reparti. La sperimentazione per Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza è stata avviata il 5 settembre in 12 città italiane, durerà tre mesi.

A favore dell’introduzione del taser il centrodestra, contraria la maggioranza e i consiglieri del M55. In aula il sindaco Alessandro Andreatta ha risposto che non c’è ancora una sperimentazione conclusa sull’uso di questo strumento e ci sono pareri discordanti sui danni alla salute delle persone.

Sempre in tema di sicurezza il capogruppo Pd Paolo Serra ha presentato una domanda di attualità (che sarà discussa questa sera) sul taglio di 258 mila euro agli investimenti nel sistema integrato di sicurezza, fondi che la giunta Fugatti ha tolto nella variazione di bilancio.













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