Taio, la storia delle imprese da sfogliare

Cinquant’anni di economia raccontati da Giacomo Eccher nel volume voluto dal Coordinamento operatori economici



TAIO. Cinquant'anni di storia economica di Taio e frazioni attraverso le generazioni che decennio dopo decennio si sono susseguite nella conduzione di imprese ed aziende che ancora oggi sono in attività.

Questo l'obiettivo del volume messo in cantiere dal Coordinamento Operatori Economici del Comune di Taio, su stimolo dell'ex presidente (anzi il presidente emerito, come si direbbe oggi, visto che ne è stato il fondatore e primo presidente) Armando Larcher, aiutato dal suo vice, Giovanni Coletti, e raccontato dalla penna del giornalista Giacomo Eccher (corrispondente del nostro giornale).

Ieri l'iniziativa editoriale (edita dalla Tipografia Inama di Taio) è stata presentata alla stampa a cura del presidente del Coordinamento, Massimo Zadra: «Un libro documento che ripercorre mezzo secolo di storia economica del comune di Taio, accompagnando un cammino di crescita e sviluppo ma anche documentando le difficoltà e la vita non sempre facile che le aziende, nella loro determinazione a stare sul mercato, devono continuamente affrontare», ha detto Zadra.

L'idea del libro, come detto, è di Armando Larcher, tra i fondatori e primo presidente (per 15 anni) del Coordinamento Operatori Economici di Taio costituito nel 1996 e che rappresenta una rarità per quello che rappresenta nel tessuto produttivo noneso: «Il libro è un'idea che cullavo da quando, tre anni fa, ho lasciato “in buone mani” (quelle di Massimo Zadra, ndr) la guida del Coordinamento. Il risultato adesso c'è grazie a chi l'ha materialmente scritto, l'amico Giacomo Eccher, il “mio” ex vicepresidente, Giovanni Coletti, e soprattutto l'attuale presidente che con il direttivo ha subito raccolto la mia idea, dandomi in pratica carta bianca per realizzarla» ha raccontato Larcher.

«Un grazie – ha aggiunto – che va esteso anche alle tante persone (alcune nel frattempo scomparse, come il compianto presidente della Coparit di Taio Cesare Covi) che hanno contribuito alla pubblicazione raccontando la loro parte di storia».

Tanti tasselli che, con le schede finali, compongono un quadro che riassume mezzo secolo di economia a Taio e frazioni. Taio, nella storia della valle di Non, ha sempre avuto delle peculiarità come, ad esempio, l'industria dei manici da frusta che hanno limitato l'emigrazione che, ad inizio dello scorso secolo ha falcidiato interi paesi della valle. Ma è anche il comune dove più che altrove, data la sua baricentricità, si è giocata la partita dell'energia con la centrale di Santa Giustina e i due laghi di Santa Giustina e di Mollaro, e dove si sono insediate alcune delle prime industrrie che hanno trovato spazio in valle, come la Paravinil, la Miniera San Romedio, e quindi la Rossignol Lange. Marchi, alcuni spariti dalla valle, ma che hanno lasciato una storia così come le tante aziende, commerciali, industriali e artigianali, che hanno accompagnato gli anni dal Dopoguerra all'oggi.

Nel volume un capitolo importante lo ha pure l'agricoltura che nel comune di Taio ha ora realtà importanti come il Mondo Melinda, la Cocea (la più grande cooperativa di Melinda) e il Trentingrana che proprio a Taio è nato nel 1987.

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