L'INCHIESTA

Svuotavano le slot con un telecomando

Denunciati due albanesi residenti a Milano: hanno ingannato le macchinette di 6 locali con un disturbatore di frequenza


di Giuliano Lott


ROVERETO. Il sistema è nuovo alle nostre latitudini, ma basta una semplice ricerca con Google per capire di cosa si tratti. Si chiamano “disturbatori di frequenza per slot machine”, “generatori emp” oppure in gergo “telecomandi svuota slot” e in rete si trovano persino gli schemi elettrici per costruirli. Nella sostanza si tratta di generatori di frequenza che disturbano il regolare funzionamento di alcuni modelli di videopoker al punto di costringerli a rilasciare l’incasso, come si trattasse di una vincita.

Nelle scorse settimane una pattuglia del commissariato di polizia di via Sighele aveva bloccato un’auto sospetta con a bordo due giovani albanesi, uno di 24, l’altro di 29 anni. I due avevano addosso alcuni cellulari antidiluviani e un grosso quantitativo di monetine, poco meno di 500 euro, e di questi gli agenti gli hanno chiesto conto. «QuestI soldi li abbiamo vinti alle slot, in un locale gestito da cinesi, a Milano» si sono giustificati. Ma i poliziotti sospettavano che si trattasse di proventi di furti nella nostra zona, e hanno verificato l’eventuale denuncia fresca di fatti analoghi, ma senza esito. Così, alla fine, i due giovani - che bazzicavano da due giorni nella nostra zona, dormendo in macchina - sono stati rilasciati. Qualche giorno dopo al commissariato arriva la segnalazione di un gestore di slot, la Euromatic, che aveva registrato proprio nei due giorni di permanenza a Rovereto dei due albanesi fermati almeno sei ammanchi di incasso in altrettanti locali della città, soprattutto bar e tabaccherie: a Borgo Sacco, in via Abetone, in via Dante, in corso Bettini e a Lizzana. In tutti i casi, sono locali che ospitano delle slot ma non delle vere e proprie sale da gioco, dove esiste una minima forma di controllo. In quattro casi su sei le videoriprese hanno confermato che erano proprio i due sospettati ad aver ripulito le slot, con il sistema del “generatore emp”. Sceglievano i locali con le slot il più possible defilate rispetto alla cassa e attendevano che entrasse un cliente a distrarre il titolare. Poi si avvicinavano alla slot e fingendo di giocare azionavano invece il disturbatore di frequenza, nascosto in un cellulare di vecchio tipo. «Sembrava che quasi abbracciassero la slot» ha spiegato ai poliziotti uno degli esercenti danneggiati. I due - che alle spalle hanno numerosi precedenti specifici - sono stati denunciati a piede libero.













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