RIVA

Sul Bastione veneziano in ascensore

La Lido Spa ha presentato la proposta progettuale



RIVA. Marco Tanas, tuttora presidente di Lido di Riva Immobiliare, ha presentato ieri la proposta progettuale per il collegamento fra la città ed il Bastione elaborata dall'ingegner Roberto Tettamanti.

Abbandonata l'ipotesi d'una funicolare per motivi di ordine economico (qualsiasi impianti a fune richiede la presenza di personale sia alla stazione di arrivo che a quella di partenza, con conseguente lievitazione impressionante dei costi di gestione), la soluzione considerata praticabile è quella di un ascensore inclinato.

Sul Bastione veneziano in ascensore

Un ascensore per raggiungere il Bastione di Riva, uno dei punti più panoramici della città. E' il progetto presentato dal presidente della Lido Spa Marco Tanas. L'opera costerebbe 1,4 milioni di euro e i costi di gestione sarebbero "solo" 80.000 euro l'anno. Utenti previsti: dai 150 ai 200 mila.

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Per la partenza il progetto prevede di scendere -diversamente da quanto accadeva con la vecchia seggiovia- fino al livello della circonvallazione, dove, ricavando un piccolo atrio, saranno sistemati la macchinetta per la distribuzione dei biglietti ed i tornelli che daranno accesso alla cabina sistemata su una coppia di rotaie.

In una fase iniziale la proposta è per una capienza sulla ventina di persone che in due minuti copriranno i duecento metri fino alla stazione a monte. Il tracciato, anziché seguire pedissequamente quello della seggiovia, viene spostato d'una decina di metri verso nord, in maniera da consentire lo sbarco dei passeggeri proprio alla base della scaletta che porta al piazzale del bar, di fianco alla vecchia fortificazione veneziana.

La velocità di salita è tenuta volutamente lenta al fine di consentire, attraverso i cristalli della cabina, di godere del panorama che s'allarga progressivamente sulla città e sul golfo. In un secondo tempo non sarebbe né difficile tecnicamente né particolarmente costoso prevedere una coppia di cabine, di dimensioni più contenute, che dimezzerebbero il tempo dell'attesa.

L'impatto ambientale è decisamente scarso, dal momento che studiando lo sviluppo del pendio del monte è risultata una inclinazione sostanzialmente costante, tanto da ridurre al minimo i lavori di movimento terra: quel che resterà in vista si ridurrebbe così alla coppia di rotaie fissate al terreno. Il progetto è accompagnato da una valutazione economica, proseguendo nella linea della sostenibilità economica che sta caratterizzando sempre più nettamente gli interventi della Lido.

Il preventivo per l'impianto in funzione arriva a 1,4 milioni, compresi i 500 mila euro per la stazione a valle. Ma l'aspetto più invitante è rappresentato dai costi di gestione che sono stati calcolati in 75/80mila euro annui, con 30 mila di manutenzione, 15 mila di consumi elettrici, qualcosa per il personale.

I ricavi potrebbero ripagare in un tempo molto breve l'investimento: calcolando che i passeggeri che sbarcano dai battelli della Navigarda a poche decine di metri dalla stazione a valle sono 200.000 all'anno e che le presenze turistiche sono ormai sopra il milione, ed ipotizzando che anche i rivani, avendo la salita comoda, potrebbero tornare ad includere il Bastione nelle mete delle loro passeggiate, non sembra esagerato ipotizzare dai 150 ai 200 mila passaggi all'anno, con un biglietto dal costo di un paio di euro a tratta.

Qualcosa potrebbe venire dall'affitto di spazi commerciali nella stazione a valle e c'è da preventivare un consistente incremento dell'affitto del bar. Tanas, a dimostrazione della validità dell'investimento sotto il profilo economico, porta la disponibilità -accertata in queste fasi del tutto preliminari del progetto- di investitori privati disposti ad una collaborazione con l'ente pubblico che è tutta da definire.













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